L’allenatore è finito nuovamente al centro dell’attenzione della FIGC per le recenti dichiarazioni: i possibili scenari e rischi futuri.
José Mourinho e una carriera tra grandi traguardi e troppe polemiche. Lo Special One ha costruito buona parte della sua carriera con un’impronta comunicativa particolarmente forte. L’attuale allenatore della Roma, infatti, è sempre stato della convinzione che le partite incominciassero ben prima del fischio d’inizio, già a partire dalla conferenza stampa della vigilia. Non è infatti una novità che le parole pronunciate dal tecnico portoghese abbiano causato un polverone e attirato pesanti critiche. L’ultimo caso risale all’ultima partita disputata dalla Roma in campionato, in campo contro il Sassuolo al Mapei Stadium.
Nel giorno della vigilia, infatti, José Mourinho ha lanciato un attacco piuttosto forte nei confronti della stella neroverde Domenico Berardi. Berardi è un giocatore fantastico, ma bisogna avere più rispetto per gli avversari e per il gioco. Perché è troppo quello che lui fa per destabilizzare il gioco, prendere in giro, far prendere gialli, prendere rigori inesistenti, è troppo. Quel profilo di comportamento in campo, se fosse un mio giocatore avrebbe un grande problema con me perché non mi piace per niente”. Dichiarazioni che ovviamente non sono piaciute né al calciatore né all’allenatore del Sassuolo Alessio Dionisi.
Mourinho, le possibili conseguenze della nuova inchiesta
Non solo il battibecco con Berardi, pare proprio che Mourinho abbia lanciato l’ennesimo attacco nei confronti di un direttore di gara, in questo caso Mercenaro. Sì perché la procura della FIGC ha aperto un‘inchiesta anche per le dichiarazioni che lo Special One avrebbe rilasciato in merito alla designazione dell’arbitro che ha poi diretto la partita tra Sassuolo e Roma. “Non ha la stabilità emozionale sufficiente per una partita di questo livello. Secondo me il profilo dell’arbitro non mi lascia tranquillo”, aveva dichiarato il tecnico portoghese. Parole che non sono andate giù ai vertici arbitrali e che hanno fatto piombare Mourinho nuovamente al centro di vari dibattiti.
Insomma, un periodo piuttosto caldo per il portoghese che in pochi giorni ha lanciato critiche e sentenze piuttosto pesanti. La Roma è ora al lavoro con il suo team di legali per stabilire la strada migliore possibile con l’obiettivo di evitare ripercussioni pesanti nei confronti dell’allenatore. Un’altra strada che potrebbe intraprendere la società giallorossa sarebbe quella di chiedere al procuratore federale Giuseppe Chinè di interrogare Mourinho prima di un possibile deferimento, con lo Special One che corre il concreto rischio di una multa o anche un lungo stop.