Paul Pogba potrebbe diminuire in maniera consistente la durata della sua squalifica per doping, quale iter deve seguire e quando tornerebbe.
Il campionato della Juventus prosegue all’inseguimento dell’Inter capolista che è riuscita a superare anche lo scoglio Napoli, nonostante diverse polemiche sull’arbitraggio. Per la corsa allo Scudetto è evidente che l’unica speranza per i bianconeri è quella che i nerazzurri inciampino in qualche modo, cosa che però appare molto difficile al momento.
La squadra di Simone Inzaghi infatti può contare su una rosa e soprattutto un sistema di gioco che, anche al netto degli infortuni, riesce sempre a garantire il risultato. Uno stato di grazia che appare inarrestabile, ma la stagione è ancora lunga. Ecco perché Allegri sa bene che i suoi uomini non possono permettersi passi falsi, nonostante la disparità di organico a disposizione.
Organico bianconero che ha subito come ben sappiamo anche due defezioni molto importanti a centrocampo ad opera del giudice sportivo. Le squalifiche di Nicolò Fagioli per le scommesse e di Paul Pogba per doping, stanno costringendo la Vecchia Signora a stringere i denti in vista di gennaio, quando si valuterà la possibilità di fare almeno un colpo. Intanto però Pogba punta ad avere una consistente riduzione della sua squalifica, ecco come può fare.
Il centrocampo della Juventus di fatto non ha praticamente mai potuto contare sul rientro di Paul Pogba. Al netto della squalifica per doping arrivata quest’anno, il francese è stato sfortunatissimo già a partire dalla scorsa stagione quando ha inanellato una serie di infortuni che non gli hanno permesso di vedere il campo con continuità, rappresentando alla fine un fardello sul bilancio non di poco conto.
Non è un caso che la Juventus avesse pensato anche alla possibilità di aprire ad una sua cessione. La pista più intrigante, almeno economicamente, sarebbe stata senza dubbio quella che lo avrebbe condotto in Arabia Saudita, ma la squalifica per doping ha reso di fatto impraticabile quest’ipotesi almeno per ora.
Lo spettro di una sanzione da 4 anni però potrebbe svanire qualora il centrocampista francese decidesse di patteggiare. Il patteggiamento infatti gli consentirebbe di ottenere una riduzione fino a 24 mesi, dimezzando quindi la squalifica. Una buona notizia per il 30enne ex Manchester United, che prima però dovrà convincere il procuratore antidoping Pierfilippo Laviani della sua non intenzionalità nell’assumere l’integratore incriminato, su consiglio di un dottore americano di fiducia mentre si trovava a Miami.
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