Stefano Fiore, ex calciatore di Lazio e Parma, ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai microfoni ufficiali di TvPlay.
“IL MILAN HA COMPLICATO LA SUA QUALIFICAZIONE” – “Il bilancio delle italiane in Champions è positivo. Dispiace per il Milan, che ha complicato parecchio l’eventuale passaggio del turno con la sconfitta in casa contro il Borussia. Mentre le altre hanno rispettato i pronostici: la Lazio ha vinto con il Celtic e si giocherà il primo posto a Madrid, mentre il Napoli ha perso con onore il Real e sembra che abbia trovato una certa compattezza ed unità ed anche il pareggio dell’Inter, visto anche il turnover fatto da Simone Inzaghi”.
“IMMOBILE E’ UN TOTEM PER LA LAZIO” – “Immobile? Non ero tra quelli che lo criticava, anzi. Bisognava aspettarlo. Si sa che gli attaccanti sono criticati se non fanno gol. Immobile è un totem per la Lazio, va coccolato. I suoi problemi erano legati solo alla condizione fisica. Il primo gol è stato da opportunista vero, mentre il secondo l’ha fatto da vero campione. A differenza di Vlahovic, in conferenza stampa lui ha detto che solo un tipo di critiche gli hanno dato fastidio e questo ci sta. Ma dopo il gol segnato non ha fatto nessun gesto. Questo dimostra la maturità di Immobile, mentre l’esultanza di Vlahovic lascia un po’ di amaro in bocca. Se non continui a segnare, sai che questi gesti possono ritorcersi contro. Immobile deve giocare anche quando non sta bene? E’ indispensabile, ma è giusto che il tecnico lo gestisca in maniera differente se non lo vede bene. Parole dell’agente di Immobile? Ho visto Sarri sempre sereno nelle dichiarazioni su Immobile, non ci ho mai visto nulla di irrispettoso. Martedì con il Celtic, secondo me, hanno avuto ragione entrambi: Sarri perché ha cambiato la gara con l’ingresso di Immobile, e quest’ultimo che ha risposto da campione”.
“LA ROMA NON DEVE VENDERE BOVE” – “La Roma, ad eccezione della gara con lo Slavia, ha ripreso un cammino spedito. E’ vero che non incanta, ma i risultati stanno arrivando. Per fare il salto di qualità, ai giallorossi manca il miglior Pellegrini. La Roma deve vendere Bove? No, è un giovane che sta crescendo bene, poi, incarna lo spirito d’appartenenza giallorossa, anche se non è al livello di Barella e Frattesi e, forse, non lo sarà mai”.
“TROPPI CAMBI DI INZAGHI CONTRO IL BENFICA” – “Troppo cambi di Simone Inzaghi nel match con il Benfica? Quando lo fai così massiccio, i giocatori che giocano poco fanno più fatica ad esprimersi. Al di là dell’approccio mentale sbagliato, Inzaghi ha rischiato un po’ troppo. L’Inter ha fatto il salto mentale con la finale dell’anno scorso. Se dovesse arrivare seconda, le big la temeranno, ma è sempre meglio terminare il girone al primo posto. Prestazione di Klassen? Giocare con le altre riserve non ti aiuta ad esprimerti al meglio”.
“L’INTER DOVEVA FARE QUALCOSA IN PIU’ CON LA JUVE” – “Juve-Inter? Partita brutta. L’Inter è superiore, ma poteva fare qualcosa in più dopo aver trovato il pari. E’ stata una gara a specchio, pochi duelli vinti. I nerazzurri con alcuni moduli non riescono ad esprimersi al meglio, mentre a Napoli mi aspetto sicuramente un Inter più pericolosa. I bianconeri sono stati bravi a chiudere tutti gli spazi”.
“PREFERISCO ARNAUTOVIC A TAREMI” – “Frattesi? E’ quel tipo di centrocampista che è andato a completare il reparto che aveva l’Inter, perché ha caratteristiche di inserimento che non hanno né Barella né Mkhitaryan, ma giocare titolare in un centrocampo come l’Inter è difficile. Ci vuole un percorso di crescita che lo porti a diventare un titolare indiscusso dei nerazzurri. Rinforzare l’Inter con Taremi? Mi tengo Arnautovic che conosce già il campionato. L’Inter deve assolutamente vincere lo Scudetto quest’anno”.
“BISOGNA CAPIRE LE INTENZIONI DI SMALLING” – “Smalling? Ha una tendinite ed ha un percorso terapeutico da fare. Bisognerebbe capire che intenzioni ha lui, perché un’infiammazione da sola non passa”.
“SCAMACCA E’ UN PO’ IN RITARDO NEL SUO PERCORSO DI CRESCITA” – “Scamacca poteva fare di più nella sua carriera? E’ un po’ in ritardo, sicuramente sia per colpe sue sia perché non ha trovato la sua comfort zone.In Inghilterra poteva fare di più. Gasparini con lui sta toccando i tasti giusti con lui, perché lo vedo molto più cattivo nelle gare. Spero che la sua crescita continui, anche in ottica dell’Europeo”.