Il tennista italiano ha concluso in maniera favolosa il 2023 e non poteva non essere considerato il migliore della fase finale di stagione. Altri dati lo incoronano
Si può ufficialmente dire aperta l’era Sinner nel tennis internazionale. Il giocatore di San Candido ha battuto due volte Djokovic nel giro di poche settimane e ha regalato all’Italia la seconda Coppa Davis della sua storia. Un campione del genere non nasceva dalle nostre parti dai tempi di Pietrangeli e Panatta.
Vienna, poi Pechino, infine Torino. Questo tour non è una splendida idea di viaggio tra Asia ed Europa ma il cammino che ha compiuto Jannik Sinner prima di arrivare a Malaga. La Coppa Davis è stata la ciliegina di una stagione a dir poco straordinaria, in cui l’altoatesino ha inanellato ben 6 vittorie in tornei ATP, ha centrato il primo Master 1000 della carriera a Toronto e una bellissima semifinale a Wimbledon.
Un crescendo rossiniano che lo ha portato dapprima a bastonare Alcaraz a Miami, poi a sovvertire il pronostico negativo con Medvedev spazzandolo via 3 volte su 3 nel finale di stagione ed alla fine anche a spodestare Sua Maestà Novak Djokovic. Due successi con il numero uno del mondo nei 3 scontri avvenuti a novembre sono il segnale che la quarta posizione del seeding vada stretta a Sinner, che ha giocato da numero 1 in queste settimane.
Come detto la Davis non poteva far altro che sugellare un momento magnifico, per lui e per tutto il nostro movimento. Sinner ha trascinato i suoi compagni all’insalatiera, con la solita qualità di gioco e con un’umiltà che fa gruppo.
Secondo quanto riportato dalle statistiche di OptaAce, Sinner è anche l’unico in questo 2023 ad aver raggiunto 10 vittorie contro i primi 5 della classifica ATP. Altri numeri che stanno lì ad identificare il momento d’oro del classe 2001, esploso con tutto il suo talento in questi mesi.
Pensarlo ai livelli di Alcaraz era piuttosto difficile lo scorso anno, ma al momento non ha davvero nulla da invidiare al giovane spagnolo, se non un paio di posizioni in più in classifica. Come dichiarato anche da Panatta, siamo di fronte al più grande tennista italiano di tutti i tempi, con la possibilità a 22 anni di riscrivere tutti i record di questo sport. D’altronde che fosse un predestinato lo si poteva capire ben prima della Coppa Davis, dei tre match point consecutivi salvati contro Djokovic e della lezione inferta a De Minaur. Sinner è sulla cresta dell’onda dal 2019, quando a Milano portò a casa (sempre contro l’australiano) le NextGen Finals.
Il tempo lo sta facendo crescere ancor più a livello esponenziale e i suoi tifosi si augurano che questi record siano solo i primi di una lunghissima serie.
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