Arriva la penalizzazione per una big, il campionato è nuovamente stravolto: ecco come cambia la classifica
Quanto accaduto alla Juventus lo scorso anno non rappresenta un unicum nel calcio. Come noto, i bianconeri prima sono stati penalizzati e multati dalla giustizia sportiva italiana (-10 punti in classifica e 718.240 euro di ammenda), quindi sono stati estromessi dalle competizioni europee ad opera della Uefa. Le sanzioni per le violazioni e gli illeciti sui bilanci, però, non hanno colpito solo la Juve ed i club italiani. Il 17 novembre scorso, infatti, l’Everton è stato penalizzato di 10 punti, con effetto immediato.
Il club di Liverpool, come si legge nella nota ufficiale della Premier, “ha ammesso di aver violato il PSR (le regole di redditività e sostenibilità della Premier League, ndr) per il periodo relativo alla stagione 2021/22”. I Toffees erano in rosso per 124,5 milioni di sterline, quasi 20 milioni oltre la soglia consentita pari a 105. L’Everton era stato deferito direttamente dalla Premier, la commissione indipendente ha stabilito il taglio in classifica.
L’Everton dopo la penalizzazione ha visto aggravarsi la sua situazione; ora è ultimo con il Burnley a quota 4 punti, -1 dallo Sheffield United e -5 dal Luton Town. La sanzione ha scatenato le polemiche di altre tifoserie, nel mirino club facoltosi. Su tutti il Manchester City.
I rumors su una possibile penalizzazione dei Citizens aumentano anche tra gli addetti ai lavori. Il motivo? Il club di Guardiola è indagato dalla Premier per violazioni del Fair Play Finanziario. L’argomento, come scrive calciomercato.it, è stato trattato anche dallo stesso tecnico spagnolo al termine del match interno di sabato 25 novembre, finito 1-1 col Liverpool.
“Quando leggi che dovremmo retrocedere, ovviamente sono frustrato perché nessuno lo sa esattamente. Non ho letto tutte le violazioni, la nostra difesa”, ha detto l’ex centrocampista in conferenza stampa. Il tecnico campione d’Europa ha ribadito come quello dell’Everton sia un caso diverso.
Pep ha poi chiarito le sue intenzioni in caso di condanna del City. “Il mio futuro non dipenderà dalla categoria in cui giocheremo. Assolutamente. Ci sono più possibilità che io resti se venissimo retrocessi in League One (la nostra Serie C, ndr.) che se fossimo in Champions League”, ha sentenziato l’ex bandiera del Barcellona.
Intanto, a ribadire la grande rabbia, durante Manchester City-Liverpool un aereo ha ripetutamente solcato il cielo sopra lo stadio. Il velivolo recava uno striscione, firmato dai tifosi dei Toffees, che recitava: “La Premier League è corrotta“.
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