In casa Milan, in molti si giocano la conferma in questo momento: per qualcuno, siamo arrivati al capolinea, addio in vista
Nonostante le premesse dell’avvio di stagione fossero sembrate ottime, il Milan, anche in questa annata, sembra essersi infilato in una altalena di risultati e di prestazioni che non può soddisfare appieno i tifosi e la società, che aveva ambizioni assolute, sostanziate con un calciomercato di buon livello. Gli uomini di Pioli, in campo, non sempre riescono a tirare fuori il meglio e sono già stati protagonisti di alcuni preoccupanti passaggi a vuoto.
In molti sono finiti sul banco degli imputati. A cominciare dall’allenatore, che era già da un po’ nel mirino delle critiche ma si era guadagnato la conferma lo scorso anno, confermando la squadra in Champions League e spingendola fino alla semifinale europea, poi persa nel derby contro l’Inter. Ora per lui non ci sono attenuanti. La società ha cercato di accontentarlo sul mercato e lui stesso ha dichiarato che se il Diavolo non dovesse rivincere lo scudetto, dopo il trionfo del 2022, il rinnovo di contratto non arriverebbe; si materializzerebbe quindi l’addio e la fine di un lungo ciclo. E purtroppo per Pioli, finora i risultati non sono esattamente consoni alle attese, con troppi cali di tensione che hanno già complicato il percorso in campionato e in Europa.
Inevitabili le critiche anche ai giocatori, che sono in grado di sfoderare prove di altissimo livello come di accusare blackout e passaggi a vuoto improvvisi. Qualche polemica è stata diretta anche alla dirigenza, che ha operato sicuramente in maniera corposa sul mercato, ma su qualcosa avrebbe decisamente potuto fare meglio.
Uno dei punti nevralgici di questa discussione riguarda l’attacco. Dove la ricerca di un vice Giroud all’altezza non ha dato risultati apprezzabili. Okafor ha mostrato numeri interessanti, ma non è una vera prima punta. A fine mercato, è arrivato Jovic, ma il serbo si sta rivelando, senza mezzi termini, un flop.
L’attaccante era stato altalenante lo scorso anno alla Fiorentina, ma aveva alla fine messo insieme numeri discreti in termini di realizzazioni (13 gol totali in 47 presenze in tutte le competizioni). Il Milan ha deciso di puntarci, anche per l’opportunità di prelevarlo a costi bassissimi, ma il suo contributo in campo non raccoglie consensi. Proprio con i viola, ha mostrato qualcosa in più, con un importante assist per il rigore della vittoria, ma per il resto ancora una volta è stato poco efficace sotto porta. Siamo alle battute finali, la società a gennaio cercherà un altro attaccante in grado di dare una mano più concreta e a lui una nuova sistemazione.
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