Addio a soli 33 anni per un grande talento del calcio europeo che purtroppo non è mai riuscito a mantenere le grandi promesse sul suo conto.
Non è usuale, oggigiorno, vedere calciatori professionisti che si ritirano prima dei 35 anni, eppure a volte succede. Ma al di là dell’inaspettato e per certi versi ancora precoce addio al calcio, questo ritiro lascia l’amaro in bocca per ciò che sarebbe potuto essere e invece non è stato. Stiamo infatti parlando di un brillante talento del calcio europeo, che purtroppo non è mai stato capace di realizzarsi, anche a causa dei frequenti problemi fisici.
I tifosi e gli appassionati più giovani probabilmente non lo ricordano benissimo, ma alla fine degli anni Duemila Alan Dzagoev era uno degli astri nascenti del calcio europeo. Russo di origini ossete di Georgia, classe 1990, era emerso ancora minorenne nelle fila del Lada Togliatti, per poi trasferirsi nel 2008 al CSKA Mosca. In quel periodo, il suo nome iniziò a circolare in tutta Europa, e la rivista spagnola ‘Don Balon’ lo inserì anche tra i calciatori più promettenti in circolazione.
Trequartista centrale di piede destra, all’occasione impiegabile anche sulla fascia, Dzagoev era uno dei nuovi nomi del calcio russo, e molti lo ritenevano l’erede di Andrej Arshavin. La Russia puntava molto su di lui come asso attorno a cui costruire la squadra nazionale in vista dei Mondiali casalinghi del 2018. A soli 18 anni venne eletto miglior giovane del campionato, e agli Europei del 2012 si impose al centro del gioco della Russia, vincendo anche il titolo di capocannoniere del torneo.
Iniziarono, poi, a venir fuori i problemi fisici, che si fecero via via sempre più frequenti. Dzagoev non lasciò mai il CSKA Mosca, che nel frattempo era divenuta sempre meno competitiva in ambito internazionale. Questa decisione finì per limitare ulteriormente le sue possibilità di crescita come giocatore, chiudendolo in una comfort zone che alla fine divenne quasi una sorta di prigione. Nei Mondiali del 2018 si infortunò subito, e non poté essere protagonista, dopodiché non tornò più in nazionale.
Nel 2022, ormai lontano dalla forma migliore, il talento russo aveva dato addio al suo storico club, dopo 14 onorate stagioni, e si era trovato un nuovo ingaggio nel Rubin Kazan. Appena 14 partite e 2 reti, che non sono bastate a ottenere il rinnovo del contratto, e lo hanno costretto a trasferirsi nel piccolo club greco del PAS Lamia. Ma con la nuova squadra, Dzagoev non è mai sceso in campo: colpito dall’ennesimo infortunio al ginocchio, ha deciso infine di lasciare il calcio a soli 33 anni.
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