Il direttore sportivo è alla ricerca di nuovi talenti e ha individuato nello spagnolo l’interprete adatto per il centrocampo juventino: l’analisi.
Nel nuovo corso juventino, guidato dalla sapiente gestione di Cristiano Giuntoli, la ricerca del talento di prospettiva è diventata la priorità rispetto a quella di calciatori già affermati. Un cambio di visione drastico rispetto al recente passato, obbligato dagli eventi che si sono susseguiti, sia in campo che fuori, negli ultimi tempi. Con le gravi perdite di bilancio subite dalla proprietà bianconera, infatti, certi ingenti investimenti sono stati accantonati per lasciare spazio a colpi di prospettiva che possano anche garantire un futuro ritorno economico.
Il cambio di rotta intrapreso dalla società della Juventus è d’altronde visibile nei giocatori già presenti in rosa. Sì perché nelle ultime due stagioni, tra debutti e conferme, sono diversi i giovani talenti che hanno accumulato minutaggio con la prima squadra. Da Miretti a Fagioli passando per Iling-Jr, Soulé e Yildiz. La decisione di optare su Cristiano Giuntoli per il ruolo di direttore sportivo, d’altronde, va proprio in quella direzione. Sì perché l’ex dirigente del Napoli è riuscito a costruire lo scudetto azzurro anche e soprattutto attraverso la scoperta e l’acquisto di calciatori, a prezzi contenuti, che si sono poi rivelati di assoluto valore.
Juventus, chi è il centrocampista che ha stupito Giuntoli
Cristiano Giuntoli è già al lavoro, dietro alle quinte, per individuare i nuovi possibili talenti che potrebbero costruire le fortune future della Juventus. L’ultimo nome sul taccuino del direttore sportivo bianconero è quello di Javi Guerra, il “piccolo Busquets” che sta incantando la Liga spagnola. Il centrocampista centrale è cresciuto nel Villarreal prima di passare nella cantera del Valencia nel 2019. Da lì la sua carriera compie una profonda svolta visto che nel 2021 firma il suo primo contratto tra i professionisti. Sarà però nella stagione ancora successiva che il classe 2003 comincia a costruire il suo brillante presente. Mette infatti insieme una decina di partite, facendosi spesso apprezzare, nonostante un’annata molto complicata per la sua squadra, ad un passo da una clamorosa retrocessione in Segunda Division.
Nel campionato in corso Guerra si è ben presto preso il posto da titolare, tanto da aver già accumulato 14 partite con anche tre reti. Numeri e prestazioni che hanno attirato le mire di alcuni top club europei, tra cui proprio la Juventus. Giuntoli, infatti, avrebbe individuato nel giovane centrocampista il profilo ideale da regalare ad Allegri. Un calciatore in grado di giocare sia da play davanti alla difesa, ma anche come mezzala. A stupire, inoltre, non è solo la duttilità tattica, ma anche una fisicità molto importante che in Spagna hanno subito paragonato allo stile di gioco di un certo Busquets. Tutte qualità che si integrerebbero con una Juventus operaia e sempre molto forte fisicamente nell’approccio alle due fasi di gioco. Giuntoli ha quindi individuato il nuovo talento, per inserire l’ennesimo tassello di una Juventus sempre più orientata alla linea verde.