La Juventus può salutare il ritorno dell’attaccante: è pronto per il club bianconero, dipende tutto da Max Allegri
La sfida tra Juventus ed Inter è senza dubbio la gara più attesa della prossima giornata di Serie A che prenderà il via domani con i primi anticipi. La rivalità storica tra i due club ma anche e soprattutto la posizione in classifica, con i nerazzurri primi ma con appena due lunghezze di vantaggio sulla formazione di Allegri rende questa sfida davvero bollente.
La squadra di Inzaghi punta allo scudetto, quello della seconda stella, la Juve ha giocoforza dovuto cambiare i suoi obiettivi; dal centrare la qualificazione alla prossima Champions League non può più nascondersi e puntare al titolo. L’attesa sta crescendo ed due tecnici finalmente lavorano finalmente nei rispettivi centri sportivi con gli organici al completo dopo le nazionali.
E chi ha un ricordo quasi nostalgico della Juve è un campione che ha vestito un ruolo da protagonista in passato nel club bianconero. Il riferimento è a Federico Bernardeschi, esterno trasferitosi a Toronto, nella Mls. “A 23 anni ho vinto il mio primo scudetto” ha detto l’esterno che ha ripercorso anche l’ultima stagione al Toronto.
“Ci sono state tante difficoltà – ha ammesso – forse era sbagliato il progetto, con cambi di allenatore. Il calcio è totalmente differente lì; dal mio punto di vista il campionato è stato discreto e mi sono ripreso anche dalla pubalgia” ha poi sostenuto.
Bernardeschi ed il passaggio alla Juve: le sue parole sono chiare
La Juventus, però, è un grande amore per l’esterno ed è impossibile non toccare l’argomento, soprattutto con la squadra così competitiva. “Lo conosco bene il mondo Juve e non sono sorpreso del secondo posto, anzi me l’aspettavo” ha spiegato. “Questa Juve è differente della mia in cui giocavo, ci sono tanti giovani e non perdere la mentalià è la cosa più importante” ha poi aggiunto.
“Il merito è di Allegri – ha poi riconosciuto – il 3-5-2 è il modulo giusto e Max nella gestione è bravissimo” ha sottolineato, sostenendo come il tecnico sia decisamente offensivo tant’è che erano cinque i calciatori offensivi schierati in campo nella Juve vissuta da Bernardeschi.
Sulla lotta scudetto, ha le idee chiare. “Credo che sarà una lotta fino all’ultimo perché è fastidiosa la Juve senza coppe con i bianconeri che devono giocare senza precludersi nulla. Può vincere domenica se la Juve gioca come sa, senza snaturarsi, rispettando sé stessa e consapevole della forza dell’Inter“.
Inevitabile anche il tema mercato, perché Bernardeschi è stato accostato alla Juve già nel mese di gennaio. “Sono diventato un calciatore di livello ed un uomo in bianconero, è rimasto a Torino un pezzo del mio cuore ed anche casa. Ci sarò sempre per la Juve“. Insomma, una vera e propria autocandidatura che chissà se la Juve potrà cogliere al volo.