Fabrizio Iacorossi, preparatore atletico, è intervenuto in diretta su TvPlay
“GLI INFORTUNI DEL MILAN? FORSE LAVORANO CON LA PAURA” – “Metterei da parte il discorso fortuna per ciò che riguarda i problemi fisici dei giocatori del Milan. Parlerei piuttosto di lavoro: è importante lavorare senza paura. Ora spiego a cosa mi riferisco: molto spesso a causa delle tante partite ravvicinate e della pressione esercitata da allenatori e dagli stessi preparatori, si tende ad allenarsi meno tra una gara e l’altra. Non si tratta di riposo ma di timore di farsi male e di compromettere così la presenza in campo nelle partite successive. Ormai nel 2023 abbiamo tutti gli strumenti per analizzare e selezionare gli allenamenti. È possibile ridurre dimezzare il carico o aumentarlo, l’importante è non farlo con la paura. E se allenatore e preparatore lavorano con questa paura addosso la si tramette ai giocatori. È provato ormai che meno si lavora e più alto è il rischio infortuni“.
“CONTE FA LAVORARE TANTO I GIOCATORI, GARCIA E’ DIVERSO” – “Difendiamo la categoria dei preparatori, ma diciamo agli stessi di tirare fuori il carattere dei giocatori stessi. Oggi è una figura che dà tanto agli allenatori, pesa più del 50%. Antonio Conte ad esempio permette di lavorare ed è contento che i suoi giocatori fatichino. Ho avuto modo di lavorare con Vucinic e ho saputo che quando un allenamento non era fatto come si doveva lui faceva ricominciare daccapo. Se un esercizio era fatto male andava ripetuto. Spalletti e Conte sono tecnici che permettono di lavorare. Con Rudi Garcia ad esempio la Roma correva molto di più nel primo anno che nel secondo anno“.
“JUVE-INTER? NERAZZURRI AVANTI SUL PIANO ATLETICO” – “Dal punto di vista mentale è una partita in cui si consumerà tanto, sono partite tiratissime. L’Inter però a livello fisico e come qualità è più avanti della Juventus. Sul piano fisico dico i nerazzurri”.
“ALL’ESTERO LAVORANO MEGLIO” – “All’estero lavorano tanto e forse anche meglio di noi sul piano fisico. Sono attenti ad alcuni particolari che qui in Italia non vedono. Luca Pellegrini ad esempio quando è andato in Germania ha lavorato moltissimo sulla mobilità della caviglia, che è importante per tutte le articolazioni. I preparatori all’estero si aggiornano di più e sono più curiosi. Alla fine la testa fa tutta la differenza del mondo“.
“VORREI LAVORARE CON RENATO SANCHES. DYBALA? CI INZUPPEREI IL PANE” – “Renato Sanches? Mi piacerebbe lavorare con lui, questi casi mi danno stimoli. Quando c’era Sabatini a Roma lavorai con il centravanti africano Doumbia. Sabatini ci chiese aiuto per capire quali fossero i problemi di questo ragazzo: con un lavoro adatto tornò in ottime condizioni fisiche, secondo me era un problema psicologico. Il risultato è che tornò a giocare in Russia dove riprese a segnare tanti gol. Mi piacerebbe moltissimo lavorare con un giocatore come Dybala“.
“GASP E’ OK, I GRADONI DI ZEMAN NON SONO SUPERATI” – “Gasperini? I numeri parlano chiaro, tanto di cappello. Zeman? I gradoni portavano risultati alcuni anni fa, oggi al posto dei gradoni si possono fare altri esercizi. Ma se nel mio metodo un certo esercizio funziona e porta fortuna, li farei comunque fare. Se un giocatore mi chiede di non togliere un determinato esercizio non ho problemi a lasciarlo. Un giorno mi portarono Maicon che secondo il medico aveva un problema a un ginocchio. In realtà in quel caso non andava toccato nulla“.