Insigne alla Lazio, la strategia di Immobile: il possibile scenario

L’attaccante biancoceleste starebbe già lavorando e in gran segreto da settimane per convincere il suo amico a venire nella capitale

Non solo un attaccante di razza, uno a cui puoi dare la palla e lui, più di altri, almeno per quello che ha fatto negli ultimi anni, la prende e nella maggior parte dei casi la butta dentro, ma anche una specie di “direttore sportivo ombra” con poteri speciale, visto che può entrare nella “camera di controllo“. In quella sorta di terreno dove possono entrare solo ed esclusivamente i giocatori. Una piccola terra di confine virtuale e non, considerato che, tra loro, i calciatori si conoscono e parlano di qualsiasi cosa. E i rapporti sono franchi e sinceri. Ebbene, Ciro Immobile, un ragazzo d’oro e simpatico, nel mondo del calcio ha rapporti speciali con tanti suoi colleghi. Per militanza, per esperienza e anche perché è sempre Ciro Immobile.

Di sicuro non è una novità. Già è successo altre volte che tra calciatori si conoscono e, magari prima di arrivare in una nuova squadra, contattino gli amici per sapere un po’ di cose in più, anche per non approdare al buio e saperne qualcosa di più. Anche questo è piuttosto normale. E’ lo stesso Ciro che l’ha raccontato in qualche modo alla radio ufficiale del club, quando doveva arrivare Alessio Romagnoli alla Lazio. Da una parte c’era la società, in quel caso l’allora direttore sportivo Igli Tare che parlava col giocatore di situazioni contrattuale, dall’altra una figura carismatica come lo stesso Immobile che scalfiva e limava i piccoli dubbi che potevano esserci.

Ora dopo aver convinto Romagnoli, Ciro vuole fare lo stesso con Insigne

E adesso, il capitano della Lazio vuole riprovarci, ma stavolta il suo è un compito meno arduo, almeno perché con Lorenzo Insigne i rapporti sono profondi e stretti. Molto più di quello che si pensa. Due ragazzi che sono diventati inseparabili quando erano due giovanissimi calciatori al Pescara di Zeman e che da quel momento non si sono più allontanati. Anzi, spesso vanno anche insieme in vacanza, quindi, problemi non ci dovrebbero essere. Che Maurizio Sarri voglia Insigne, non è un segreto che l’ex Napoli voglia rientrare in Italia è altrettanto scontato. Lotito è guardingo e allo stesso tempo possibilista, ma se Immobile riuscisse a convincere il suo amico a ridursi drasticamente l’ingaggio, il gioco o la trattativa è quasi fatta. Che i due si siano già sentiti al telefono è abbastanza scontato che ci siano dei margini per far arrivare Lorenzo già a gennaio, anche.

Immobile chiama Insigne
L’ex azzurro ed ex Napoli Lorenzo Insigne mentre si congratula con l’amico Immobile dopo un gol in nazionale (Tvplay.it)

A svelare l’arcano e quasi fosse una strategia ben definita, ma in buona fede, ovviamente, è lo stesso Ciro Immobile che con semplicità ammette, partendo da lontano: “Con Romagnoli ho fatto un bel lavoro. Abbiamo parlato molto per convincerlo a venire alla Lazio. Anche con la società spesso ci siamo confrontati sugli aspetti comportamentali. Loro potevano scegliere 4-5 prospetti da comprare. La differenza la faceva se noi gruppo squadro esprimevamo un giudizio favorevole o contrario”. E poi la stoccata, quella che può fare la differenza: “Ho molti amici nel calcio, ho sempre cercato di avere buoni rapporti con tutti. La prima amicizia è stata con Maniero, un bravissimo ragazzo di Napoli. Poi con Lorenzo Insigne, Pellegrini della Roma, Mattia Zaccagni“, le parole di Ciro che fanno ampiamente capire che per Insigne alla Lazio c’è più di qualche speranza. Basta aspettare e, soprattutto, lasciarlo lavorare.

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