MAURI: “ITALIA, RAGGIUNGEREMO IL RISULTATO. SULLE SCELTE DI SPALLETTI…”

Stefano Mauri è intervenuto ai microfoni di Gol di Tacco in onda su TvPlay. Queste le sue parole in trasmissione.

“CONTRO L’UCRAINA NON POSSONO ESSERCI BLACKOUT” – “Contro la Macedonia ho visto una nazionale che sapeva cosa doveva fare. Il divario era grande, ma si è visto il gioco di Spalletti. le ali sono state molto sollecitate, movimenti in profondità dell’attaccante centrale. Il gioco che piace a Spalletti e che abbiamo visto anche a Napoli. Poi c’è stato il blackout dove la Macedonia è riuscita a fare gol, e stasera non deve accadere. Stasera bisogna raggiungere il traguardo”.

“TRA RASPADORI E SCAMACCA FAREI GIOCARE IL PRIMO” – “Sceglierei Raspadori. Nel gioco di Spalletti è importante l’attaccante, deve creare spazio e allungare la squadra avversaria. Avendolo avuto a Napoli è più facile anche per il resto della squadra adattarsi a questo tipo di gioco. E’ sempre in movimento. Scamacca ha altre caratteristiche, anche di struttura fisica. Fa anche più fatica a correre dietro gli avversari quando l’Italia non ha palla”.

“BISOGNA SUBITO PROVARE A VINCERE” – “La tattica giusta è quello di andare subito a provare a vincere. Negli ultimi minuti se resta in bilico può succedere di tutto. Bisogna cercare di segnare sin da subito. Spalletti sta cercando di inculcare questa mentalità della squadra, di cercare di imporre il gioco e non fermarsi anche quando si è in vantaggio. E’ riuscito a dare questa mentalità a Napoli e sta cercando di farlo con la Nazionale”. All’inizio del ciclo è semplice, i giocatori si vogliono mettere in nostra e vogliono fare vedere le qualità. Poi arrivano le partite importanti come quella di stasera e li devi vedere il salto di qualità, e servono leader che diano l’esempio”.

“LA NAZIONALE AD UN CERTO PUNTO DIVENTA COME IL CLUB” – “Perché la Nazionale non era motivata con Mancini? Bisognerebbe essere dentro lo spogliatoio per capire. Magari era anche un po’ a fine ciclo e veniva avvertito dai giocatori. Quando succede così capita che piano piano molli e hai atteggiamenti sbagliati che ti portano a non ottenere risultati. La Nazionale diventa una squadra di club. Quando uno viene sempre convocato non dovrebbe accadere ma succede che ci si adagi. E’ vero che rappresenti il tuo paese, ma quando inizi ad avere 30 presenze inizia ad essere come giocare nella tua squadra. Anche nelle società quando inizi ad allenarti sempre con lo stesso allenatore rischi di sederti”.

“ITALIA, IL GIRONE E’ SEMPRE LA PARTE DIFFICILE” – “Il girone sempre quello più complicato per l’Italia. Nella fase ad eliminazione diretta è difficile da battere, e gli avversari devono fare la loro partite. Li vendono cara la pelle e arriva quasi sempre alla fine”.

“NON E’ ANCORA LA NAZIONALE DI SPALLETTI” – “E’ chiaro che ancora non è ancora la Nazionale di Spalletti, ma avrà dato indicazioni sui movimenti, sulla fase difensiva e poi si affiderà ai singoli”

“IMMOBILE PER SPALLETTI” – “Ciro per il modo di giocare di Spalletti è ideale per le sue caratteristiche e per quello che chiede Spalletti. Credo che adesso non stia vivendo il periodo migliore. Ha avuto infortuni. Spalletti guarda molto come stanno i giocatori. Da un lato lo porta ad avere più in mano lo spogliatoio. Lo ha dimostrato anche in passato. Secondo me si sta riprendendo. In nazionale è diverso rispetto alla Lazio. Spesso si trova fuori tempo per le giocate che è solito fare lui”.

“LE SCELTE DI SPALLETTI” – “Buongiorno titolare? Lo ha visto più in forma e lo ha messo in campo. Non si fa problemi. Zaniolo? Probabilmente lo ha scelto perché ha più gamba rispetto a Politano. Avere Scamacca in panchina a partita in corso è più utile di Raspadori, che invece rende di più da titolare”.

“I RIGORI LI SBAGLIA CHI LI TIRA” – “I rigori li sbaglia solo chi li tira. Si, Jorginho poteva dire agli altri di tirarlo loro. Ma magari oggi lo tira l’altro è lo sbaglia. E’ vero però che è anche forza psicologica. La storia dice che è bravo, ma gli ultimi gli ha sbagliati quindi sarebbe stato meglio farlo tirare ad un altro. Ma si parla sempre dopo”.

“CHIESA RENDE DI PIU’ SULL’ESTERNO” – “Chiesa? Ci sono sicuramente partite dove è più facile da servire. Se gioca sull’esterno come in Nazionale è più facile da trovare. Allegri lo sa benissimo che rende sull’esterno, ma la priorità è dare equilibrio, tanto qualcuno il gol lo fa”.

“ITALIA, ARRIVEREMO AL RISULTATO” – “Sono convinto che riusciremo ad arrivare serenamente al risultato per quanto riguarda la Nazionale”.

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