Andrea Agostinelli, allenatore e talent di TvPlay, ha parlato dell’attuale momento del calcio italiano e dell’Italia di Luciano Spalletti in questa fase di pausa per le nazionali: andiamo ad analizzare le parole dell’ex tecnico del Benevento
Serata tinta di azzurro quella di questo venerdì 17 novembre. Qualche giorno in più di sei anni fa, l’Italia mancava, per la prima volta da 60 anni, la qualificazione al mondiale nel playoff contro la Svezia. Una vera e propria tragedia calcistica per la nostra nazione che ha aperto la strada a più di un lustro decisamente sulle montagne russe. Dopo il fallimento del mancato approdo al mondiale in Russia, l’Italia si è rialzata con Mancini fino a raggiungere, addirittura, la vittoria dell’europeo.
Quello che sembrava un punto d’arrivo da trasformare in punto di partenza è invece diventato soltanto un ricordo con l’eliminazione, giusto un anno dopo, dal playoff per il mondiale in Qatar per mano della Macedonia del Nord. Un’altra catastrofe calcistica che, nei suoi sviluppi, ha poi visto approdare sulla panchina della Nazionale Luciano Spalletti che, stasera, ha il set point per un pass a Euro2024 proprio contro la selezione balcanica. Il momento è delicato come spiega anche l’allenatore e talent di TvPlay Andrea Agostinelli: “Io credo che a volte le parole servano a poco. I giocatori della Nazionale devono rendersi conto che non possono più sbagliare, non hanno bisogno di un allenatore che li vada a caricare per vincere contro la Macedonia, che nelle ultime partite contro di noi ci ha massacrato. La posta in palio è troppo alta e i giocatori devono capirne l’importanza e che non si può uscire di nuovo contro di loro”.
L’analisi di Agostinelli: “Movimento calcistico italiano senza talento”
Andrea Agostinelli, poi, è andato più a fondo nella sua analisi del calcio italiano. L’allenatore, che qualche mese fa ha allenato il Benevento in Serie B, ha infatti parlato del movimento calcio in toto e delle sue problematiche: “A me preoccupa il nostro movimento. Quando vedo le partite giovanili delle altre Nazionali vedo più talento. Una volta eravamo noi quelli tecnici, che inventavamo calcio ma oggi tutto ciò non lo vedo. A me fa paura pensare che in futuro questa Nazionale non possa più tornare ai fasti di una volta”.
Un vero e proprio grido d’allarme che arriva da un addetto ai lavori e che si aggiunge alle preoccupazioni di molti. Sarà in grado il calcio italiano di reagire e riprendersi il suo posto nella geografia mondiale di questo sport?