Nel caso scommesse entra anche il nome di Alessandro Florenzi: nella chat spunta il suo nome, sono coinvolti nuovi calciatori
Alessandro Florenzi dopo Fagioli, Tonali e Zaniolo. Il difensore del Milan è il quarto calciatore ad essere finito nel registro degli indagati della Procura di Torino impegnata nell’indagine sulle scommesse su siti illegali. Florenzi ieri è stato ascoltato dal pm Manuela Pedrotta, titolare dell’inchiesta ed ha spiegato le sue verità.
Florenzi ha spiegato le sue verità negli uffici di Enrica Gabetta, sostituto procuratore, ed ha chiarito la sua posizione; il difensore, accompagnato dai suoi legali, ha svelato di non aver mai puntato sul calcio, alleggerendo di fatto la sua posizione in ambito sportivo. La sua posizione, infatti, sembra molto simile a quella di Zaniolo piuttosto che a quelle di Tonali e Fagioli che, invece, hanno ammesso di aver scommesso sul calcio e sono stati squalificati.
Se dovessero essere confermate le sue verità, infatti, rischia solo un’ammenda dal punto di vista penale mentre da quello sportivo non rischia nulla. I legali hanno spiegato come Florenzi sia stato molto collaborativo ammettendo di aver scommesso sulle piattaforme illegali ma senza puntare sul calcio, fornendo al pm i chiarimenti sulla sua posizione.
Florenzi interrogato in Procura: cosa rischia
Una spiegazione, quella di Florenzi, che collima su quanto svelato fin qui dalla Procura che non ha riscontrato scommesse inerenti al mondo del calcio da parte del terzino. Il nome del giocatore è spuntato fuori dalle chat di Fagioli, Tonali e Zaniolo e gli uomini della squadra mobile hanno quindi chiesto conto di ciò.
E Florenzi ha quindi spiegato di aver puntato sui siti illegali ma su giochi extracalcistici. Da qui la contestazione del reato previsto dall’articolo 4 della legge 401/1989 che spiega di esercizio abusivo di attività di scommessa o gioco. La polizia lavora sulle puntate clandestine ed è alla ricerca dell’origine di queso giro, temendo che tutto sia in mano alla criminalità organizzata.
Florenzi, prima dell’interrogatorio a Torino, aveva informato della sua situazione sia Alessandro Lucci, il suo agente che al Milan, rassicurando tutti sull’estraneità relativa alle scommesse sul calcio. La Procura non dovrebbe richiedere un nuovo interrogatorio, con i fascicoli che saranno trasmessi poi alla Procura Federale. Ed in Figc potrebbero anche decidere di ascoltarlo. Gli inquirenti piemontesi continuano però a lavorare su questa indagine; non è escluso che altri calciatori siano coinvolti in questa maxi inchiesta, non solo di Serie A ma anche delle serie inferiori.