In un episodio tutta la forza del gruppo Inter, che punta a prendersi rivincite sia in Italia che in Europa. Il racconto entusiasma i tifosi.
L’Inter si gode una settimana abbondante di pausa in cui potrà Simone Inzaghi potrà preparare al meglio la sfida che lo attende alla ripresa del campionato di Serie A. Sperando che le nazionali non facciano brutti scherzi e non facciano perdere sia all’allenatore nerazzurro che a Max Allegri possibili protagonisti del big match di domenica 26 novembre all’Allianz Stadium di Torino.
Uno scontro al vertice che, oltre ad essere una grande classica del campionato di Serie A, ritorna alla ribalta con nuove chiavi di lettura. Due scuole a confronto, ma soprattutto la Juventus nell’insolito ruolo della “sfidante” sfavorita. Merito dell’Inter che rispetto al passato ha saputo rendersi più squadra e ora può contare anche sul gruppo tra i suoi punti di forza.
L’unione che c’è tra i componenti dello spogliatoio di Simone Inzaghi infatti sembra essere l’arma in più dei nerazzurri quest’anno, che appaiono decisamente determinati a prendersi tutte le soddisfazioni sfuggite nelle ultime due stagioni, dallo Scudetto che varrebbe la stella, fino alla Champions League.
Thuram, la rivelazione sull’arrivo all’Inter
Un altro dei motivi per cui l’Inter risulta la principale candidata non solo a vincere lo Scudetto, ma anche ad andare più lontano di tutte le altre italiane in Champions League, si evince dall’intervista rilasciata dal nuovo arrivato Marcus Thuram, che ha incontrato da subito un ambiente ed un gruppo ideali per fare bene.
“Dimarco è stato il primo a scrivermi – racconta Thuram – mi disse che erano già due anni che mi aspettava. L’Inter era un sentimento che sentivo di avere dentro. Due anni prima quando dovevo andare all’Inter mi ero infortunato ed è saltato tutto. Mi aveva fatto malissimo perché già immaginavo come fosse essere qui. Perché volevo davvero venire qui. Ricordo che eravamo in uno degli ultimi giorni del calciomercato, già avevo parlato con l’Inter per tutta la settimana“.
“Ero sicuro che sarei andato nell’Inter e invece mi sono infortunato nel primo tempo di una partita e sono dovuto rimanere al Borussia Dortmund. All’inizio non credevo che fosse una cosa grave, così sono rimasto in campo a giocare per altri 5 minuti finché poi sono stato costretto ad uscire perché mi faceva veramente male, ma anche in quel momento non pensavo fosse gravissimo. L’Inter però mi è stata sempre vicina, sono brave persone, che hanno rispetto e per questo era ovvio per me venire qui“.