Il Napoli ha cambiato allenatore, allontanando Garcia e puntando su Mazzari: ecco cosa sarebbe potuto succedere ma che invece non è accaduto.
Il Napoli ha deciso di cambiare guida tecnica: nonostante il quarto posto in campionato e la seconda posizione nel raggruppamento di Champions League, Rudi Garcia è stato allontanato.
Il tecnico francese non è stato considerato all’altezza di procedere per via di una sorta di rottura con l’ambiente che pareva quasi irreparabile.
Al suo posto ritorna, a undici anni dall’ultima volta, Walter Mazzarri: il mister toscano firma un contratto dalla durata di sette mesi, che gli permetterà di traghettare gli azzurri fino al termine della stagione sportiva.
Non solo Mazzarri però: nella lista di De Laurentiis, infatti, l’obiettivo numero uno l’ex tecnico del Marsiglia Igor Tudor, che in precedenza in Serie A aveva guidato anche il Verona con risultati più che buoni.
Anche con Tudor, però, l’idea del patron partenopeo era quella di optare per un contratto stagionale, con scadenza a giugno del 2024, proposta che non è piaciuta moltissimo al tecnico e i suoi legali.
Come riportato dal giornalista Marco Giordano su Twitter, infatti, pare che sia stato proprio il mister, oggi presente nella lista degli svincolati, a declinare l’offerta di De La.
Il problema? Come anticipato, a non convincerlo a pieno, la durata contrattuale ridotta, che non gli avrebbe permesso di aprire ad un progetto solido e duraturo.
Scottato dal biennale fatto a Garcia, il presidente non ha voluto correre un ulteriore rischio, declinando la controproposta di un anno e sette mesi.
Il calendario che attende il Napoli adesso (Atalanta, Real Madrid, Inter e Juventus), non poteva permettere a Tudor di lavorare bene, sapendo che sarebbe comunque andato in scadenza a breve e soprattutto sarebbe stato visto dai calciatori come niente più che un traghettatore, cosa che il mister avrebbe voluto evitare.
Nessun problema, invece, legato al piano economico: sia lui che il suo staff, composto da tre collaboratori, erano concordi nell’avvicinarsi molto alla cifra che il Napoli avrebbe potuto mettere sul piatto.
Tudor ha sottolineato al presidente come avrebbe voluto lavorare con una rosa che ritiene di grandissimo valore, ma senza quell’accordo non c’era margine per portare a termine la trattativa.
Niente Tudor, quindi, contratto da strappare, con il mister croato che rimanda ancora il suo rientro nel nostro campionato.
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