AGOSTINELLI: “CALCIO ITALIANO SENZA TALENTO. NAPOLI? I GIOCATORI NON AVEVANO FIDUCIA IN GARCIA”

Andrea Agostinelli, ex centrocampista e allenatore, è intervenuto in diretta su TvPlay.it.

“IN QUESTE PARTITE LE MOTIVAZIONI ARRIVANO DA SOLE” – “Io credo che a volte le parole servano a poco. I giocatori della Nazionale devono rendersi conto che non possono più sbagliare, non hanno bisogno di un allenatore che li vada a caricare per vincere contro la Macedonia, che nelle ultime partite contro di noi ci ha massacrato. La posta in palio è troppo alta e i giocatori devono capirne l’importanza e che non si può uscire di nuovo contro di loro”.

“LA FORBICE TRA LE GRANDI NAZIONALI E QUELLE PIU’ PICCOLE SI E’ RIDOTTA” “Dobbiamo capire quanto è cresciuto il livello delle Nazionali più piccole e quanto magari è calato il nostro. Al giorno d’oggi l’Italia è effettivamente in grado di vincere 3-0 contro squadre come Albania, Moldavia e la stessa Macedonia? Questa forbice tra la grande nazione e quella più piccola si è altamente ristretta e a volte mi viene da domandarmi se la nostra Italia non sia sopravvalutata. A questa squadra mancano i ricambi e alla fine vengono chiamati sempre gli stessi. Al giorno d’oggi una selezione come Malta, che perde solo 2-0 contro di noi, è la dimostrazione di tutto ciò. Oggi c’è la tecnologia, gli allenatori sanno tutto di tutti, hanno modo di studiare e analizzare i giocatori avversari e questo ha assottigliato le differenze”.

“NELLE NAZIONALI GIOVANILI AZZURRE NON VEDO PIU’ IL TALENTO” – “A me preoccupa il nostro movimento. Quando vedo le partite giovanili delle altre Nazionali vedo più talento. Una volta eravamo noi quelli tecnici, che inventavamo calcio ma oggi tutto ciò non lo vedo. A me fa paura pensare che in futuro questa Nazionale non possa più tornare ai fasti di una volta”.

“CARNESECCHI MI PIACE MA RISCHIA DI MIGLIORARE POCO” – “A me piace molto Carnesecchi, però la concorrenza all’Atalanta è alta e Musso secondo me è molto forte. Il portiere, avendo meno possibilità di giocare, può migliorare poco e in maniera più complicata”.

“IN ITALIA MI PIACE COLPANI MA NESSUNO HA LA PROSPETTIVA DI BELLINGHAM” – “In Serie A vedo Colpani come un giocatore di talento e fisicità. Oggi il calcio non basta solo la tecnica, ma serve anche la fisicità se no fai fatica a certi livelli. Però parliamo di un solo calciatore ed è questa la cosa preoccupante. Baldanzi, che pecca nella forza fisica, è un talento interessante, ma io non trovo uno del livello di Bellingham o Foden, o che quanto meno ci si possa avvicinare in prospettiva futura. Oggi è semplice scegliere: c’è un parco di 40/45 giocatori papabili e si fa presto a fare i convocati”.

“NEL CAMPIONATO PRIMAVERA CI SONO PIU’ STRANIERI CHE ITALIANI” – “Io ogni domenica vado a vedere il campionato primavera, segnalo dei buoni giocatori e il 70% sono quelli stranieri, e questo diventa un problema. Per me è assurdo che un movimento come il nostro non riesca più a tirare fuori degli attaccanti visto che storicamente abbiamo sempre avuto grandi goleador”.

“IL BUSINESS DEL CALCIO MODERNO NON AIUTA IL NOSTRO MOVIMENTO” – “Se vanno all’estero a trovare giocatori bravi da pagare meno diventa un business per i presidenti che non stanno a pensare alla Nazionale ma agli interessi del club. Il business non favorisce il nostro movimento, per cui andrebbe regolamentato dalla FIGC”.

“LA FORTUNA DELL’ALLENATORE E’ AVERE IL TEMPO DI DIMOSTRARE” – “Per quindici anni Mazzarri non ha mai avuto un esonero, non è che se nell’ultima avventura è andato male significa che sia un tecnico scarso. La fortuna degli allenatori è avere la fiducia e il tempo di poter dimostrare le proprie qualità. Di Francesco ne è l’esempio lampante visto che ora si sta riscoprendo un ottimo allenatore dopo aver avuto ben quattro esoneri di fila”.

“MAZZARRI DOVRA’ LAVORARE SULL’AUTOSTIMA DEI PROPRI CALCIATORI” – “Io credo che Mazzarri continuerà sul 4-3-3, pur avendo sempre lavorato con la difesa a 3, e che le sue idee gradualmente verranno fuori. In questo momento sa che deve far riacquistare fiducia e autostima che vedo perduta. I giocatori più importanti hanno perso delle certezze che avevano e lì penso che la responsabilità sia dell’allenatore”.

“I GIOCATORI DEL NAPOLI NON AVEVANO FIDUCIA IN RUDI GARCIA” – “Giudicare da fuori è complicato, ma ti assicuro che da molti atteggiamenti dei giocatori si vedeva che non avevano fiducia nella guida tecnica. Sono 30 anni che alleno e mi basta guardare in faccia un giocatore per capire cosa pensa di te. Vedevo Kvaratskhelia che l’anno scorso era sempre tranquillo, mentre quest’anno ogni volta che viene sostituito è sempre nervoso. Tutto ciò mi fa pensare che nella gestione di Rudi Garcia ci siano stati dei problemi”.

“INZAGHI IN QUESTO MOMENTO SACRIFICHEREBBE BARELLA” – “Sacrificare Barella? Non è che l’Inter lo dà via perché c’è Frattesi, ma visto che in quel ruolo sei già coperto magari una parte dei soldi che guadagni li vai a investire su altri ruoli in cui c’è più bisogno, in base anche alle richieste dell’allenatore. Se sai che non trovi un sostituto adatto allora terrei Nicolò. Però penso che Inzaghi se dovesse sacrificare uno dei centrocampisti in questo momento farebbe a meno proprio di Barella”.

 

Gestione cookie