L’Italia affronta la Macedonia del Nord in una gara che vale il dentro o fuori dal prossimo Europeo: ecco le situazione attuale e che cosa sta cambiando.
L’Italia a Roma non giocherà con tranquillità, anzi, tutt’altro. Al momento, infatti, gli azzurri occupano il terzo posto (su cinque) nel girone, con appena dieci punti conquistati.
Tre vittorie, un pareggio e le due sconfitte contro l’Inghilterra pongono la nazionale di Luciano Spalletti a -3 dal secondo posto (ma con una gara in meno), in un turno di qualificazione in cui a malapena due squadra accedono alle fasi finali in Germania.
E proprio dalla Germania, da Leverkusen per l’esattezza, all’inizio della prossima settimana, passerà il passaggio del turno, in “casa” dell’Ucraina, in campo neutro.
Italia-Macedonia, cambia tutto: ecco cosa
Si parte, però, dallo stadio Olimpico e da Italia-Macedonia come incontro clou. Una vittoria consentirebbe poi agli azzurri due risultati utili su tre per andare agli Europei.
Per tale motivo, il Commissario Tecnico di Certaldo ha chiamato i migliori possibili, anche a costo di fare delle scelte dolorose.
L’Italia dovrebbe schierarsi in campo con l’ormai collaudato 4-3-3, con Gigio Donnarumma fra i pali, quindi Acerbi e Bastoni da centrali, Dimarco e Darmian sulla fasce, rimanendo bassi.
Quindi in cabina di regia dovrebbe tornare Jorginho, diventato nel frattempo leader (e capitano) dell’Arsenal. Dunque Barella come mezzala, ma a sorpresa non assieme al suo compagno di squadra Frattesi.
Spalletti, infatti, dovrebbe dare ancora spazio e Jack Bonaventura dopo la sorprendente gara dell’ultimo stop per le nazionali.
Trio d’attacco leggero, con Politano e Kean sulle due fasce e Raspadori a fare il vero dieci e il falso nove, da fantasista e terminale offensivo.
La novità, però, si legge direttamente sul sito della Figc: a 48 ore del match in programma a Roma, infatti, sono stati venduti 47mila biglietti. Ne mancano esattamente 13mila per definire l’evento sold-out.
Sul portale si legge: “Per l’occasione oltre 3.000 bambini e bambine delle società locali che svolgono attività con il Settore Giovanile e Scolastico sono stati invitati allo stadio, insieme ai loro tecnici e dirigenti, con l’obiettivo di promuovere, con il supporto dello staff SGS, un’educazione al tifo corretto e ai comportamenti virtuosi per sostenere la propria squadra e non tifare contro gli avversari e l’arbitro”.
Una novità importante, che testimonia ancora quanto il paese intero sia con la nazionale nella speranza che possa difendere l’Europeo vinto nel 2021 fra la sorpresa generale.