C’è grande attesa per vedere l’effetto Mazzarri sul Napoli, ne abbiamo parlato con un suo ex giocatore ai tempi della Reggina, Giacomo Tedesco.
Difesa a 3 o a 4? Questo è il dilemma, o almeno uno dei tanti a giudicare dalle prime analisi tattiche riguardanti il ritorno di Walter Mazzarri sulla panchina del Napoli. In attesa di saperne di più abbiamo raccolto le impressioni di Giacomo Tedesco, ex di Palermo, Napoli, ma soprattutto Reggina, club in cui dal 2004 al 2007 ha avuto come allenatore proprio il nuovo tecnico partenopeo.
Che effetto le fa rivedere Mazzarri sulla panchina del Napoli?
Mi fa piacere perché è un allenatore che ho avuto e che può rimettersi in discussione su una panchina importante.
È la scelta giusta per i partenopei in questo momento?
Diciamo che Garcia ha avuto qualche problema perché la squadra è forte ed è campione d’Italia. Io spero che Mazzarri possa risollevare il Napoli e portarlo soprattutto sia in Italia che in Europa a giocare bene come l’anno scorso perché divertiva. Io mi auguro che possa essere la scelta giusta, se De Laurentiis ha fatto questo cambio è perché c’erano dei problemi. Non so di che natura ma qualcosa c’era al Napoli che non andava.
I motivi della scelta e le ambizioni napoletane
Nel flop di Garcia quante colpe imputa all’allenatore e quante alla proprietà?
Non lo so, le colpe quando si sbaglia sono sia della società che dell’allenatore, ma anche i giocatori. Non so che problemi c’erano però io penso che qualche problema di gestione del gruppo c’è stato considerando una rosa così forte e competitiva con giocatori importanti utilizzati poco significa che qualcosa c’era. Non riesco a capire cosa.
Oltre ai rischi ci sono anche i benefici, quanto conta a Napoli conoscere già l’ambiente?
Conta tanto perché lui c’è stato e sicuramente è importante conoscere l’ambiente, Mazzarri è un grande allenatore e bisogna capire se riuscirà a trovare le soluzioni per dare una svolta a questa squadra che è veramente forte e ha un organico importante e lui sicuramente avrà in modo di migliorare il rendimento che ha in questo momento il Napoli.
Essendo probabilmente quello di Mazzarri un ruolo da traghettatore e venendo il Napoli da una stagione come quella scorsa, è più verosimile che lui provi a “riprendere il discorso” da dove lo aveva lasciato Spalletti, oppure che provi a dare una sua impronta, a partire dall’utilizzo della difesa a 3?
Bisogna capire qual è il modulo che sceglierà, perché questa è una squadra costruita per fare il 4-3-3 o il 4-2-3-1, quindi andrà visto se lui cambierà il suo modo di mettere in campo la squadra oppure tornare alla difesa a 3, ma questo bisogna chiederlo a lui. Con una rosa del genere a disposizione però meglio avere problemi come questo che altri.