Alvaro Morata ha spiegato il motivo per cui ha rifiutato le offerte dell’Arabia Saudita: il parallelismo con la situazione di Osimhen.
La scorsa estate tante stelle europee hanno accettato offerte faraoniche dell’Arabia Saudita che però ha anche ricevuto dei rifiuti. Come quello di Alvaro Morata che, nonostante i tantissimi soldi sul tavolo, ha preferito rinunciare al trasferimento in Medio Oriente principalmente per lo stesso motivo di Victor Osimhen.
Tra qualche mese, nel mercato di gennaio, i club sauditi torneranno sicuramente all’assalto dei migliori calciatori al mondo per rendere il loro campionato ancora più suggestivo e affascinante. Al momento sono riusciti a convincere diversi campioni ma non ancora un numero così massiccio perché, oltre alle restrizioni per gli stranieri in rosa, alcuni hanno respinto la destinazione.
Non è un segreto che Osimhen sia stato corteggiato a lungo durante la scorsa sessione di trasferimenti ma non ha mai ceduto, restando fedele al Napoli. La stessa decisione presa da Alvaro Morata nei confronti dell’Atletico Madrid con cui ha avuto un grande inizio stagione tanto da continuare anche a restare nel giro della Nazionale.
Arabia Saudita, Morata come Osimhen: il motivo del rifiuto
Negli scorsi giorni Osimhen ha parlato per la prima volta in maniera chiara e approfondita delle proposte ricevute dall’Arabia Saudita che ha rimandato al mittente. Nel corso del suo intervento, durante una puntata del podcast dell’ex calciatore e connazionale Obi Mikel, il bomber del Napoli ha confessato di aver potuto guadagnare una cifra spropositata.
A 24 anni però, nel pieno della sua carriera, l’attaccante nigeriano ha deciso di continuare come da contratto la sua esperienza in Italia nonostante avrebbe arricchito molto di più il suo portafoglio. A livello tecnico e sportivo però avrebbe rischiato di “rovinarsi” uscendo dal calcio europeo, oggi ancora considerato il più competitivo e importante.
Gli stessi pensieri avuti da Morata che, anche se più anziano a livello anagrafico (31 anni), è voluto restare all’Atletico Madrid anche per non perdere la maglia della Spagna: “Non ho pensato all’Arabia. C’erano tanti soldi, ma non 50 milioni di euro come si diceva. Non volevo vedere l’Atletico da lontano. Andare in Arabia mi sarebbe potuto costare il posto in Nazionale ed è una cosa di cui mi sarei pentito”.
Queste le dichiarazioni fatte durante una lunga intervista concessa a “Onda Cero” in cui spiega come non si sarebbe mai perdonato il fatto di precludersi la convocazione con le Furie Rosse solo per un aspetto economico. Una scelta che si sta rivelando azzeccata perché l’ex Juve sta facendo molto bene con i Colchoneros e infatti continua a essere regolarmente chiamato dal ct de la Fuente in vista dei prossimi Europei.