Luciano Spalletti ha dato una lezione di calcio in conferenza stampa: in molti pensavano che il destinatario del messaggio sia Rudi Garcia.
E’ tempo ancora tempo di Nazionale e nello specifico i prossimi giorni saranno decisivi per il destino dell’Italia che si gioca la qualificazione ai prossimi Europei. Un appuntamento determinante per gli azzurri, chiamati a raggiungere l’obiettivo dopo le ultime delusioni con Mancini e nel frattempo il successore Spalletti probabilmente ha mandato un messaggio subliminale a Rudi Garcia.
La 12.a giornata di Serie A che vede ancora il testa a testa tra Inter e Juventus, avversarie alla ripresa del campionato, ha lasciato spazio all’ultima sosta dell’anno. Si tratta della terza volta in cui l’ex allenatore del Napoli fa le convocazioni in vista del ritiro di Coverciano e stavolta la situazione è molto delicata perché non si può sbagliare.
Al momento l’Italia è terza nel suo raggruppamento, a tre punti dall’Ucraina seconda e sei dall’Inghilterra prima. Gli azzurri si contenderanno verosimilmente un pass con la squadra di Rebrov che, avendo una partita in più, possono agganciare in classifica in caso di vittoria con la Macedonia per poi giocarsi tutto nello scontro diretto in programma in campo neutro a Leverkusen (Germania).
Nazionale, Spalletti apre il dibattito sul Napoli: cosa ha detto
Sono passati pochi mesi dalla trionfale stagione del Napoli di Spalletti, diventato campione d’Italia dopo uno straordinario percorso che ha fatto esultare di gioia un’intera città. Un successo che oggi però è già un lontano ricordo, lasciando spazio a un umore completamente contrapposto fatto di fischi e proteste soprattutto nei confronti del suo successore Rudi Garcia.
In attesa del probabile esonero del tecnico francese, che dovrebbe essere sostituto da Igor Tudor, risuonano come una critica nei suoi confronti alcune interessanti dichiarazioni del ct dell’Italia riguardo al gioco di alcune squadre di Serie A. Un’analisi dove alcuni tifosi hanno letto dei chiari riferimenti alle difficoltà avute dai partenopei, ma anche dal Milan di Stefano Pioli, in questo complesso inizio stagione.
Le sue parole sicuramente non sono passate inosservate e stanno diventando oggetto di riflessione e discussione anche tra i vari addetti ai lavori: “In generale stamani parlavo ai nostri calciatori che le cose fondamentali sono la costruzione e la pressione, contano quelle nel calcio. E poi proprio perché l’avevo un po’ visto, sono le distanze del blocco squadra. Con le distanze giuste si può dominare e ogni tanto anche soffrire nella maniera corretta, se una squadra difende con i piedi sull’area di rigore la cosa essenziale è che il blocco squadra sia tutto lì intorno. Questo fatto delle distanze è importante, anche il City a volte si difende basso ma concedere campo senza spazio tra i reparti è la cosa più importante. Bisogna stare tutti in 30 metri per potersi aiutare e sviluppare. Le squadre forti non perdono mai le distanze, soprattutto nei migliori momenti delle squadre avversarie”. Una breve ma grande lezione di calcio di uno degli allenatori più preparati e considerati del momento a cui molti colleghi dovrebbe aspirare ma forse è già troppo tardi.