Napoli, Tudor dovrebbe essere il nuovo tecnico degli azzurri: come cambiano in campo i partenopei con l’allenatore croato
Salvo clamorosi colpi di scena, sarà Igor Tudor il nuovo tecnico del Napoli. Il croato pare abbia accettato la proposta degli azzurri relativamente ad un contrato di sette mesi più opzione a favore del club azzurro. Condizionali d’obbligo in queste situazioni, perché fino agli annunci ufficiali nulla è deciso tantomeno stabilito.
Impossibile, però, non analizzare quale potrebbe essere il nuovo Napoli di Igor Tudor. Partendo da un presupposto; anche a Marsiglia l’allenatore croato ha utilizzato la difesa a 4 ma predilige di gran lunga uno schieramento con tre difensori davanti al portiere.
Più del modulo, però, conteranno i principi tattici e tecnici della squadra; le squadre di Tudor giocano con un pressing alto volto a recuperare il pallone quanto più vicino alla porta avversaria. Un altro marchio di fabbrica assoluto è l’intensità del gioco che i suoi calciatori devono avere lungo l’arco di tutti i 90′.
In fase offensiva, invece, la peculiarità del suo gioco sono i “triangoli”, con combinazioni tra difensore di sinistra, esterno e trequartista per poi giocare con la punta, un po’ come accadeva con Spalletti e, prima ancora, con Sarri.
Napoli, il problema di Tudor ed il record negativo di Garcia
Insomma, con Tudor il Napoli andrebbe a scavare nei cassetti della memoria alcune dinamiche di gioco che avevano contraddistinto dal punta di vista peculiare gli ultimi anni della squadra. Di certo Tudor avrà di fronte un primo problema; attualmente la rosa degli azzurri non è costruita per uno schieramento a tre in difesa; quattro centrali per tre posti appena e pure sulle fasce vi sarebbe qualche sacrificato di troppo ed altri fuori ruolo.
Ecco perché, alla fine, Tudor potrebbe anche ripartire dal modulo che ha contraddistinto il Napooli finora, anche perché per il tecnico croato i principi fondamentali sono gli aspetti tecnici e tattici mostrati sul campo.
Intanto Rudi Garcia è praticamente ai titoli di coda; il tecnico francese è già entrato nella storia del Napoli. Secondo solo a Giampiero Ventura per la durata sulla panchina azzurra in termini di giorni nell’era De Laurentiis. L’ex Ct dell’Italia rimase in carica 129 giorni, Garcia ha raggiunto quota 136, ancor meno di Donadoni che pure aveva toccato quota 209 giorni. Insomma, non proprio un risultato lusinghiero per chi – ne siamo certi – sarebbe voluto entrare nella storia del Napoli raggiungendo altri tipi di record.