La difesa della Juventus è tornata granitica nonostante le assenze di Alex Sandro e Danilo. Ne abbiamo parlato in esclusiva con chi a Torino ha giocato molte partite in bianconero, Sergio Porrini.
L’ex difensore dei bianconeri ha commentato il momento sulla ritrovata solidità del reparto arretrato della squadra di Max Allegri, esaltando il ruolo di due giocatori messi spesso in discussione come Daniele Rugani e Gleison Bremer.
Ecco le parole di Porrini: “Sia Rugani che Bremer sono due difensori centrali molto forti fisicamente, molto abili nel gioco aereo, non stupisce il fatto che possano in ogni partita e situazione di palla inattiva determinare qualcosa di pericoloso e quindi segnare gol importanti. Il gol di Bremer, soprattutto, è stato bellissimo, è andato a staccare in maniera perentoria indirizzando la palla all’angolino. Sono delle abilità che uno ha innate, sia per scelta di tempo sia per grande bravura nel gioco aereo. Lo sappiamo che sono due giocatori, che da questo punto di vista, possono fare la differenza sia nella fase difensiva e soprattutto in quella offensiva”.
L’avventura di Sergio Porrini alla Juventus
Sergio Porrini nasce a Milano l’8 novembre del 1968. A Torino ci arriva nel 1993 dopo che cresciuto nelle giovanili del Milan era stato notato dall’Atalanta. La Dea l’aveva lanciato nel calcio che conta, permettendogli di collezionare 100 presenze. La Vecchia Signora sborsa 11 miliardi di lire, cifra importante per l’epoca, per acquistare la sua solidità.
In bianconero gioca 87 partite e segna 3 reti in quattro anni. Segna nel suo albo d’oro con i bianconeri titoli prestigiosi come due Scudetti, una Coppa Italia e soprattutto una Champions League, l’ultima vinta dai bianconeri. Dopo l’esperienza a Torino vola in Scozia per giocare coi Glasgow Rangers per poi chiudere in categorie inferiori con Alessandria, Padova e Pizzighettone. È riuscito a collezionare 2 presenze con l’Italia, l’anno scorso è stato vice allenatore del Gorica dopo esserlo stato dell’Albania per tre anni.