A pochi giorni da due match fondamentali per l’Italia di Spalletti, la strana statistica sugli attaccanti lascia a bocca aperta
Ben 29 i calciatori convocati dal CT Luciano Spalletti per la doppia sfida fondamentale dell’Italia contro Macedonia del Nord ed Ucraina. Agli azzurri bastano quattro punti per staccare il pass alla volta di Euro ’24, imprescindibile per poter difendere il titolo dopo l’amarezza della mancata qualificazione allo scorso Mondiale.
Al momento della lista dei convocati grande attenzione si è concentrata sul reparto offensivo, anche perché le scelte di Spalletti hanno destato non poche perplessità. Lasciato a casa Retegui perché non ancora pronto dopo l’infortunio, il CT non ha convocato nemmeno Ciro Immobile, il bomber della Lazio in rete nell’ultima gara di Champions League.
Raspadori e Scamacca le prime punte, poi una batteria di esterni che va da Politano a Berardi fino ad El Shaarawy e gli juventini Kean e Chiesa oltre a Zaniolo, in forza all’Aston Villa. A guardare bene la lista dei calciatori offensivi e la giornata di campionato, non può non risaltare subito agli occhi un dato eloquente.
Italia, gli attaccanti non segnano: la triste statistica
Se il neo convocato Colpani non smette più di segnare, tra gli attaccanti il deserto assoluto. Raspadori non ha convinto nella sconfitta interna del Napoli con l’Empoli ed anche Scamacca non ha inciso quando subentrato nel deludente pareggio dell’Atalanta contro l’Udinese.
Non è andata meglio alla batteria degli esterni offensivi; stavolta a bocca asciutta è rimasto pure Politano, addirittura sostituito da Rudi Garcia mentre Berardi non ha dato contributi alla causa del Sassuolo nel 2-2 contro la Salernitana. Kean e Chiesa, invece, hanno solo esultato per la vittoria ed il primo posto momentaneo – in attesa dell’Inter – perché le reti sono arrivate dal pacchetto arretrato della Juve.
E pure dalla Premier League non sono arrivate buone notizie; addirittura panchina per tutti i 90′ per Zaniolo nel 3-1 del suo Aston Villa contro il Fulham. Anche El Shaarawy, non è stato impegnato nel derby della Capitale, dopo la deludente prestazione a Praga contro lo Slavia.
C’è chi si augura come gli attaccanti rimasti a secco oggi abbiano conservato le reti necessarie per l’Italia ma di certo non può non mancare un pizzico di preoccupazione in vista di una sfida davvero importante per i colori azzurri, già fondamentale per il ciclo di Spalletti che non può aprirsi con un altro fallimento, l’ennesimo di un’Italia che conta sempre meno nel calcio internazionale.