Dal Brasile arriva una proposta che riaccende l’affetto dei tifosi italiani, Eder si lancia verso una nuova avventura: “Sarebbe un sogno”.
Eder Citadin Martins, ma tutti quanti lo abbiamo conosciuto semplicemente come Eder. Nato in Brasile a Lauro Muller, comune dello Stato di Santa Catarina, che fa parte della mesoregione del Sul Catarinense e della microregione di Criciuma. L’attaccante che tra una settimana spegnerà 37 candeline dopo aver girato il mondo è tornato a casa.
Attualmente infatti gioca proprio nel Criciuma, club che milita nel campionato di Serie B brasiliano. Storia di un ritorno a casa? Sì ma soltanto a metà, perché per forza di cose Eder non può non considerare anche l’Italia come casa sua. Arrivato dalla sua attuale squadra all’età di 20 anni a Empoli per essere aggregato all’Under 19, è bastato poco prima di essere promosso in prima squadra.
Di lì il suo percorso ha toccato le tappe di Frosinone, Brescia e Cesena fino ad approdare alla Sampodoria nella stagione 2011-12, con i blucerchiati in Serie B. L’esperienza a Genova è stata senza dubbio la parentesi migliore della sua carriera, giunta all’apice nella stagione 2015-16, in cui segna 12 gol in 19 presenze, ma soprattutto si guadagna la convocazione da parte dell’allora CT azzurro Antonio Conte che lo porta all’Europeo del 2016. Dopo quella stagione venne acquistato dall’Inter dove però non riuscì ad imporsi, finendo poi per essere ceduto prima in Cina per poi tornare in Brasile al San Paolo, prima di ritornare da dove era partito, al Criciuma appunto. Fine della storia? Forse no.
Eder si candida per il ritorno in Italia
“Si torna sempre dove si è stati bene”. La saggezza popolare non sbaglia mai e Eder ci prova. La sua esperienza più esaltante è stata quella alla Sampdoria e vedendo la sua ex squadra in difficoltà prova a proporsi per dare il suo contributo. Lo ha dichiarato i un’intervista per Il Secolo XIX, con cui ha speso parole anche sull’attuale tecnico Andrea Pirlo.
“Siamo stati qualche volta in Nazionale assieme – ha detto Eder – mi ha aiutato tanto e dal vivo era un calciatore fortissimo. Spero riesca a fare un bel lavoro a Genova. La società ha passato un brutto periodo ma può farcela a sistemare le cose, ne sono certo. Avendo avuto grandi maestri come Ancelotti e Conte penso che Pirlo sia l’uomo giusto per la Samp, però serve un po’ di pazienza“.
Nel corso dell’intervista però arriva anche l’apertura a un eventuale ritorno “Mi dispiace davvero di non aver mai avuto questa possibilità – ha dischiarato l’italo brasiliano – è una cosa sognavo da quando sono andato via, perché Genova mi è entrata nel cuore, come il club Sampdoria e ovviamente i tifosi. Sono quelli che mi hanno aiutato di più a crescere sia come calciatore che come uomo. Ho seguito con preoccupazione il rischio del fallimento e sono contento che siamo rimasti vivi, tifo perché la Samp torni presto dove merita, a giocarsi traguardi più prestigiosi“. Lettere d’amore dal Brasile all’Italia e propositi per un grande ritorno. Eder serve l’assist, ora vediamo se dalle parti di Genova sponda blucerchiata vorranno raccoglierlo.