Stefano Fiore, ospite fisso di TvPlay, ha parlato della situazione in casa Milan, in particolare sotto l’aspetto dirigenziale. Le ultimissime notizie sul campionato italiano di Serie A e sul Diavolo allenato da Stefano Pioli
Che vittoria ieri sera per il Milan di Stefano Pioli. I rossoneri, dopo le delusioni delle ultime gare, si sono riscattati con tre punti pesantissimi ai danni del PSG di Luis Enrique. Una vittoria pesantissima per la squadra milanese che si è rilanciata nel gironcino di Champions League e ora vede gli ottavi di finale con maggiore ottimismo, la qualificazione è davvero possibile nonostante le prime tre partite non particolarmente esaltanti. Nonostante i gol di Leao e Giroud e la super vittoria contro il grande ex Donnarumma, i problemi però in casa Milan restano soprattutto dal punto di vista dirigenziale, come sottolineato anche da Stefano Fiore, ex giocatore della Nazionale italiana ai microfoni di TvPlay in qualità di ospite fisso della trasmissione condotta dalla nostra Sofia Oranges: “Non sta vivendo il periodo migliore, ma credo che al Milan manchi la figura di Maldini e Massara. Vero che non scendono in campo, però sono stati fondamentali nella costruzione del progetto. Pioli non è il problema, la società ha fatto tanti acquisti ma quasi tutti uguali. Ibra non è il profilo giusto per parlare con l’allenatore, farebbe più danni che altro. Non ha fatto un percorso professionale adatto ad aiutare un allenatore. Pioli ha delle difficoltà tattiche che una figura tecnica con esperienza potrebbe aiutare a risolvere”.
Fiore sul Milan: “Ibrahimovic farebbe più danni che altro”
Stefano Fiore, oltre a parlare dell’assenza di una personalità come quella di Paolo Maldini, ha parlato dunque anche del possibile ingresso di Zlatan Ibrahimovic all’interno della dirigenza del Milan.
Secondo l’ex giocatore di Lazio e Fiorentina, lo svedese non sarebbe il nome più adatto per un’interlocuzione diretta con l’allenatore sia per una questione di percorso professionale, sia dal punto di vista proprio tattico. Il tecnico parmigiano avrebbe forse bisogno di una figura più preparata sotto quell’aspetto.