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FIORE: “MILAN, IBRA NON SERVE. LEAO NON E’ UN LEADER”

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Vincenzo Maccarrone

Stefano Fiore, ex calciatore, è intervenuto ai microfoni di TvPlay.it 

PIOLI NON E’ L’UNICO RESPONSABILE DELL’ANDAMENTO DEL MILAN” – “C’è fermento. Prima della partita contro l’Udinese dicevo che non bisognava drammatizzare. Dopo la gara contro l’Udinese, sentendo anche le dichiarazioni di Pioli, mi fa pensare che ci sia qualcosa che non va. E’ stata una partita tosta, c’è da interrogarsi perché le prestazioni iniziano ad essere brutte, deludenti e c’è un problema attaccanti. Ci sono tanti uomini ma sembra che Pioli non abbia alternative oltre a Giroud. Leao è in una fase di involuzione, Jovic sta deludendo e gli altri invece mi sembrano tutti molto simili. Pioli deve risolvere questo problema davanti. Contro il PSG, contro questo PSG, è possibile perdere. E’ una squadra che sta dando tre gol a tutti. Si comincia a vedere il lavoro di Luis Enrique. Al di là del risultato finale, credo che le riflessioni dovranno essere più profonde. E le colpe non vanno addossate tutte a Pioli: non è l’unico responsabile“.

AL MILAN MANCA MALDINI” – “Non sta vivendo il periodo migliore, ma credo che al Milan manchi la figura di Maldini e Massara. Vero che non scendono in campo, però sono stati fondamentali nella costruzione del progetto. Pioli non è il problema, la società ha fatto tanti acquisti ma quasi tutti uguali. Ibra non è il profilo giusto per parlare con l’allenatore, farebbe più danni che altro. Non ha fatto un percorso professionale adatto ad aiutare un allenatore. Pioli delle difficoltà tattiche che una figura tecnica con esperienza potrebbe aiutare a risolvere

“LEAO NON E’ UN LEADER” – “Leao può acquisire continuità, ma non è un trascinatore per carattere. In una squadra più forte renderebbe anche meglio perché non avrebbe così tante responsabilità. Nel Milan si sente una prima donna, ma non ha le caratteristiche del leader e del trascinatore. È un potenziale grande giocatore, ma non riesce ancora a fare il salto di qualità”.

“LAZIO, SARRI HA LIMITI CARATTERIALI” – “La partita con il Feyenoord dev’essere quella del riscatto della Lazio. Contro gli olandesi la squadra di Sarri deve vincere, ma non sarà facile, Il Feyenoord è una squadra forte, giovane e  che gioca un calcio aggressivo e moderno. Per passare il turno in Champions la Lazio deve vincere. È giusto che giochi Immobile, è il giocatore più forte della rosa. Fa benissimo Sarri a schierarlo contro gli olandesi e Ciro deve lasciare il segno. L’Olimpico non è esaurito? Forse i prezzi erano un po’ alti. Kamada? Può capitare che giochi meno per un periodo: lui è stato preso per le sue caratteristiche di centrocampista d’inserimento. È un buon giocatore, forse sta impiegando troppo a capire il gioco di Sarri. L’eventuale cessione di Luis Alberto sarebbe stato un problema per la Lazio. Non credo che non piacesse a Sarri, forse non riusciva ad inserirlo nei suoi schemi. Ora è un giocatore molto diverso da quello dei primi mesi di Sarri. L’allenatore voleva mandarlo via perchè non riusciva ad utilizzarlo. Senza Milinkovic, lo spagnolo è diventato il leader della Lazio. Sarri è un bravissimo allenatore ma con qualche limite caratteriale, non è per le mezze misure. Alla Juve avrebbe voluto cambiare tutta la difesa ma alla fine hanno mandato via lui”.

“ROMA FORTUNATA CONTRO IL LECCE” – “Contro il Lecce un pizzico di fortuna c’è, la squadra di D’Aversa ha combinato disastri difensivi. Se vinci così tante partite alla fine vuole dire che c’è anche capacità, soprattutto da parte dei suoi giocatori. Mettere tutti gli attaccanti in campo è una mossa della disperazione: Lukaku è stato bravo e furbo ad approfittare di un errore marchiano di un difensore del Lecce. Ricordiamoci che Strefezza è stato a un passo dal raddoppio“.

“DONNARUMMA E’ UN GRANDE PORTIERE” –Donnarumma ha avuto qualche difficoltà quando è andato a Parigi dove aveva la concorrenza di Keylor Navas. Per numeri e per età non si può definire un portiere normale. Per me è tra i portieri più forti del mondo“.

Vincenzo Maccarrone

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