José Peseiro, ct della Nigeria di Osimhen e Chukwueze, è intervenuto nella diretta su Twitch di TvPlay
“OSIMHEN È NELLA STORIA DEL NAPOLI, PUÒ PARTIRE CON UN’OFFERTA IMPORTANTE” – “Nel nuovo calcio, non puoi dire che Osimhen resti per sempre al Napoli. Oggi è felice, vincere a Napoli è più affascinante che col Milan, con l’Inter o con il City, perché tutti avevano aspettative più basse. Inoltre, tutti possono collegarlo a Maradona: prima il campione d’Italia era lui a Napoli, oggi è Osimhen. Nel business di oggi può cambiare tutto: se arriva un’offerta importante per lui e per il club, logicamente può cambiare squadra. Inoltre, può pensare di cambiare campionato. Per l’Italia, sarebbe meglio averlo. Un tempo l’Italia poteva permettersi i migliori giocatori del mondo, ma oggi no. Ci sono più soldi in Premier e gli altri paesi d’Europa”.
“OSIMHEN HA VISSUTO MOMENTI DIFFICILI, VUOLE TORNARE IN CAMPO PRESTO” – “Non è contento, perché ovviamente ha avuto un infortunio che non è una buona notizia per noi, per il Napoli e per il campionato italiano. Non sono state settimane semplici, su di lui hanno pesato i rumors sul contratto firmato, i temi di calciomercato e la questione del video di TikTok, soprattutto per un giocatore importante come lui. Ora, però, so che ha una grande voglia di tornare in campo quanto prima”.
“IN AFRICA CI SONO CONDIZIONI LOGISTICHE PIÙ DIFFICILI, MI DISPIACE PER MILAN E NAPOLI” – “Il dato delle 27 partite saltate non mi lascia felice, perché chi paga Osimhen e chi ha la responsabilità del suo recupero è il Napoli. Noi cerchiamo di lavorare in contatto costante con tutti i club nei quali giocano i giocatori nigeriani per rispettare il programma di recupero di un giocatore. Però c’è un contrasto tra i club, la FIFA e la UEFA, perché la convocazione con la nazionale è importante per tutti, ma spesso un giocatore può infortunarsi con la nazionale e perdere diverse settimane. Questa polemica va avanti da tempo, ma mi dispiace che sia accaduto ora ad Osimhen. Sappiamo quanto sono importanti Osimhen e Chukwueze per Napoli e Milan. Il problema si pone soprattutto quando facciamo grandi trasferte verso l’Africa, perché lì le condizioni logistiche sono peggiori. Stiamo cercando di migliorare, ma mi dispiace per Napoli e Milan, stiamo cercando di lavorare affinché questo non accada. Abbiamo poi bisogno che siano al 100% entrambi anche noi, specialmente per la Coppa d’Africa”.
“PER LA NIGERIA CONTA CHI SENTE LA RESPONSABILITÀ DELLA MAGLIA” – “Abbiamo idee sempre più chiare, ovviamente ci avviciniamo all’evento sapendo di avere tanti attaccanti con enormi qualità, anche se non abbiamo la stessa varietà la negli altri ruoli. Finora abbiamo convocato nove attaccanti li valuteremo per la Coppa d’Africa al di là del rendimento dei singoli miei club, in base a come sono le loro connessioni con i compagni di squadra perché è quello che fa la differenza. Le scelte guardano anche ad aspetti non direttamente legati al campo, perché chi c’è deve apportare al gruppo uno spirito positivo e deve sentire la responsabilità di vestire la maglia della nazionale”.
“LOOKMAN SI È ADATTATO ALLA GRANDE ALLA SERIE A” – “Lookman è un grande realizzatore, fa tanti gol. Non è sempre titolare come non lo era l’anno scorso, ma comunque ha dei numeri ottimi. Si è adattato immediatamente alla Serie A e questo è un dato da non sottovalutare perché tanti calciatori quando arrivano nel calcio italiano, con un lavoro più fisico e anche più tattico fanno un po’ di fatica. Il lavoro tattico italiano non ha paragone con quello degli altri paesi”.
“NON CONVOCHERÒ CHUKWUEZE, VOGLIO EVITARE RISCHI” – “Per Chukwueze il discorso è diverso, probabilmente ci vuole più tempo. Ha grande forza, ma lui non solo deve adattarsi al calcio italiano, deve adattarsi al Milan, a una maglia che pesa tantissimo. Bisogna avere l’umiltà, la perseveranza, la coscienza che fa parte del percorso anche la panchina, anche l’attesa, senza perdere l’entusiasmo, perché questo rallenta il suo processo. È importante anche questa parte del percorso per diventare più forte: sono assolutamente sicuro che un giocatore come lui abbia enorme potenziale e che troverà spazio e diventerà un giocatore fondamentale anche per il Milan. L’infortunio ha rallentato il suo adattamento al Milan: lo sto chiamando spesso, cerco di incoraggiarlo perché ovviamente non è facile affrontare questo percorso con un infortunio. Resterà in Italia a lavora per evitare qualsiasi tipo di rischio”.