Il Milan affronta a muso duro la crisi e lo fa con gli occhi e le parole di Mike Maignan. Le dichiarazioni da leader alla vigilia del PSG.
Il momento che sta attraversando il Milan è a dir poco delicato. Dopo una partenza entusiasmante interrotta dalla batosta nel derby, il Diavolo si era risollevato inanellando un’altra serie di vittorie consecutive che lo avevano portato fino alla vetta solitaria in classifica. Poi il doppio ko con Juventus e PSG, seguito dalla clamorosa rimonta subita a Napoli e l’inattesa sconfitta contro l’Udinese, hanno fatto addirittura sentire i fischi a San Siro dopo tantissimo tempo.
Anche nei social il termometro delle polemiche sta salendo, con la tifoseria che appare sempre più divisa tra chi critica Pioli, chi la dirigenza e chi i giocatori. Come se non bastasse nelle ultime ore circolano voci non confermate su una fantomatica faida interna tra l’allenatore e Theo Hernandez, sulla cui indisponibilità dell’ultimo momento sabato contro i friulani aleggiano diversi sospetti.
Il Diavolo spera di spazzare via tutta negatività con il prossimo match, quello molto complicato che vedrà arrivare a San Siro il PSG, intenzionato a chiudere la pratica qualificazione. Servirà una prova da grande squadra che però secondo Mike Maignan il Milan è in grado di poter fare. Il portiere francese si conferma leader dello spogliatoio dopo le parole dette nella consueta conferenza della vigilia, in cui ha chiarito anche le sue intenzioni sul futuro.
Maignan sul contratto e i suoi obiettivi personali
Mike Maignan da quando è arrivato ha dato subito l’idea di essere un leader, impressione che è stata poi confermata dai fatti e ribadita in più circostanze, al punto che anche nei giorni in cui si parla di un possibile ritorno di Zlatan Ibrahimovic, il portiere risponde “Io sono Mike e Ibra è Ibra. Sono un leader naturale, io do il meglio di me. Abbiamo perso Ibra, che era un leader, ma questa squadra ha altri leader. Ho molto rispetto per lui, ma il passato è passato“.
I leader però non sono più bandiere, specialmente di questi tempi, non è quindi difficile vederli partire, ma anche su questo il portiere francese ha le idee molto chiare. “Mi piace stare qui. Non abbiamo iniziato a parlare perché penso che sia per me sia per il club non sia il momento ideale“.
In attesa di momenti migliori con il Milan però in una domanda gli viene anche chiesto se col suo talento e la sua ambizione punti anche a ottenere importanti riconoscimenti personali come vincere il premio Yashin e diventare il primo portiere dell’era moderna a vincere il Pallone d’Oro. “Quando ci sono obiettivi, bisogna essere forti di testa per vincere tutto – dice Maignan – Io voglio vincere sempre e se posso vincere quei premi, non mi tiro indietro“.