Il Boca Juniors per “chiudere il cerchio” nel segno di Diego: come Napoli ed Argentina, gli Xeneizes sono a caccia del miracolo sportivo
Diego Maradona è e resterà per sempre un’icona del calcio mondiale. Il più grande calciatore di tutti i tempi, con buona pace di Pelè e Messi, lunedì avrebbe compiuto 63 anni. Un compleanno che di sicuro avrebbe fatto piacere all’argentino, anche e soprattutto per le squadre a lui legate.
Si potrebbe osare nell’affermare come sia un’annata memorabile, che diventerebbe leggendaria se a Diego riuscirebbe l’ultimo miracolo sportivo. Son passati 36 anni per vedere l’Argentina nuovamente sul trono del Mondo; Leo Messi è riuscito finalmente a compiere quell’ultimo passo nel Mondiale organizzato in Qatar lo scorso inverno, portando a casa quel trofeo che gli mancava in bacheca.
Dall’Argentina alla città italiana che più gli assomiglia, soprattutto come calore dei tifosi, Napoli. L’altra metà del cuore di Diego, la sua seconda casa (o, forse, la prima), lì dov’è ancora venerato come un’entità religiosa. Il murales ai Quartieri Spagnoli è sempre meta di pellegrinaggio, anche dei tantissimi turisti che ogni giorno invadono le strade partenopee.
Boca Juniors, il traguardo nel segno di Maradona
Il Napoli, il club dove ha militato per più anni in carriera, lo scorso maggio ha vinto il suo terzo scudetto, dopo un’attesa lunga 33 anni. Anche questo titolo, manco a dirlo, in nome di Diego che peraltro dà il suo nome all’impianto di Fuorigrotta dove gli azzurri giocano le gare casalinghe.
Risultati egregi anche per altre formazioni che hanno contraddistinto la carriera di Maradona, a partire dal Barcellona tornato a vincere la Liga. Il Siviglia, invece, ha vinto l’Europa League, la settima della sua storia. Resta solo un altro piccolo miracolo, come dicevamo, che coinvolge il Boca Juniors.
Il club di Buenos Aires ha raggiunto la finale di Copa Libertadores e se la vedrà con la Fluminense; al Maracanà sono attesi 30mila tifosi, gli altri 120mila che invaderanno le strade di Rio De Janeiro potranno scegliere come meta alternativa il Sambodromo, aperto con tanto di installazione di maxischermi.
Il Boca è arrivato all’ultimo atto contro ogni previsione; non sembrava una squadra attrezzata per raggiungere questo traguardo eppure i rigori agli ottavi, ai quarti ed in semifinale rispettivamente contro Nacional, Racing e Palmeiras, hanno sorriso al club argentino, complice anche prove super di Sergio Romero, portiere dell’Argentina nel 2010 allenata da Maradona. In caso di vittoria, il trofeo sarà esposto alla Bombonera il 17 novembre per Argentina-Uruguay; sarebbe davvero questo l’ennesimo miracolo di Diego.