C’è una grossa novità sulla squalifica che riceverà Paul Pogba dopo il caso doping: la brutta notizia per il centrocampista della Juventus.
In tanti si chiedono che fine abbia fatto Paul Pogba, letteralmente scomparso dopo il caso doping. A distanza di diverse settimane dalla sospensione il centrocampista francese non ha ancora ufficialmente ricevuto una squalifica ma c’è una novità importante su questa infelice e chiacchierata vicenda.
Al contrario di Fagioli, che sa già quando potrà tornare in campo dopo il patteggiamento per le scommesse, il destino di Pogba è ancora avvolto nel mistero. Il classe ’93 rischia seriamente di mettere a repentaglio la sua carriera dopo la positività al testosterone che ha letteralmente sconvolto il mondo bianconero.
Da quel giorno non si hanno più avuto notizie sul giocatore a cui, oltre al divieto di scendere in campo, è negato l’ingresso alla Continassa per le sedute di allenamento. Per questo, per tenersi un po’ in forma, starebbe lavorando con un personal trainer direttamente nella sua mega villa di Torino senza però sapere quando e con chi potrà tornare a giocare.
Pogba, prima sconfitta: la decisione della Wada cambia tutto
La Juve l’ha messo ai margini della rosa anche se legalmente il suo contratto è ancora valido col minimo salariale. La parabola discendente del francese non vede una fine e continua ininterrottamente verso il basso. Come se non bastassero i continui infortuni ora dovrà rispondere anche alle grave accuse di doping che potrebbero anticipatamente mettere fine alla sua vita calcistica.
A 30 anni avrebbe ancora il tempo per togliersi qualche soddisfazione, cercando di evitare di rendere meno amaro il suo ritiro. Il problema è che per questi casi le regole sono molto rigide e di conseguenza le sanzioni pesanti. Il processo non è ancora iniziato e il giocatore è pronto a dimostrare la sua innocenza dimostrando di non aver assunto volontariamente la sostanza.
Da quattro anni di pena si passerebbe comunque a due anni forse anche attraverso un accordo tra le parti. Un fattore negativo però è rappresentato dal fatto che la Wada ha negato l’udienza unica presso il TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna. Il giudizio quindi sarà espresso dagli organi proposti in Italia anche se le tempistiche sono ancora incerte perché tra vari cavilli burocratici l’udienza continua a slittare e intanto Pogba rimane da solo e in bilico.