Milan, il piano Ibra: quali saranno le mansioni di Zlatan

Si avvicina sempre di più l’ingresso di Zlatan Ibrahimovic nella dirigenza del Milan, di cosa si occuperà l’ex attaccante svedese.

Zlatan Ibrahimovic era stato molto chiaro, come suo solito “Sto lasciando il calcio, ma non voi!” aveva dichiarato nella notte del suo sofferto addio al calcio giocato, nell’ultima giornata dello scorso campionato. In quel momento si intuiva già che prima o poi lo svedese avrebbe ritrovato prima o dopo una collocazione a livello dirigenziale all’interno del Milan. Sì, ma quale?

Ibra lo conosciamo tutti e lui stesso ha sempre messo in chiaro un aspetto, che con il suo reinserimento nel club che più ha amato deve poter fare la differenza. Insomma il ruolo non potrà essere marginale o di mera rappresentanza. Il semplice brand ambassador non è abbastanza anche perché dal suo apporto si dovranno poter vedere dei risultati.

La dirigenza dovrà quindi essere molto brava nel saper incanalare tutta la sua personalità, affidando un ruolo di responsabilità che stimoli e gratifichi il fuoriclasse, ma anche porre dei paletti. Il nuovo Milan del post Maldini infatti ha ampiamente messo in chiaro che il nuovo assetto ha una struttura collegiale con riferimenti ben precisi che collaborano tra loro.

Il ritorno di Ibrahimovic al Milan

Tutto quello che sappiamo ad oggi sul ritorno di Zlatan al Milan non è dato soltanto dalla sua apertura nel momento dell’addio al calcio, ma soprattutto da quello che è avvenuto dopo. Dalla visita a Milanello all’indomani della pesante sconfitta nel derby per 5:1, per caricare la squadra alla vigilia dell’esordio in Champions League e dialogare con Pioli.

Zlatan Ibrahimovic dà l'addio al calcio, ma non al Milan. (ansa-tvplay)
Zlatan Ibrahimovic dà l’addio al calcio, ma non al Milan. (ansa-tvplay)

A quell’episodio sono seguiti colloqui privati anche con Gerry Cardinale, che qualche tempo dopo ha riferito in un’intervista negli Stati Uniti quanto grande sia la sua ammirazione per l’ex attaccante svedese. Il proprietario del club rossonero ha anche ufficialmente aperto la porta al ritorno di Ibra, menzionando come possibilità addirittura che potesse divenire suo consigliere.

L’opzione più papabile, nonché quella che pare preferita dallo stesso Zlatan, è quella di collaboratore di Pioli, nella fattispecie in un ruolo più simile a quello di team manager, in modo da stare a stretto contatto con la squadra, oltre che con i singoli. Il lavoro dello svedese quindi si svolgerà più a Milanello che a Casa Milan, oltre che naturalmente a San Siro. Dove già nel corso della passata stagione è stato visto fare “le prove generali” in più di un’occasione.

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