Sono iniziati i dialoghi con due fondi interessati, entrambi statunitensi, con Steven Zhang: ecco il piano futuro per l’Inter.
L’Inter, sconfiggendo la Roma, è tornare a volare in vetta alla classifica, approfittando del pareggio per 2-2 contro il Napoli e rispondendo presente alla vittoria della Juventus in extremis col Verona.
Tre punti, quelli dei nerazzurri, accolti come liberatori, grazie al gol di Marcus Thuram, che nell’ambiente interista ha fatto esultare tutti, anche il presidente Steven Zhang, che da Shangai ha chiamato direttamente Milano.
L’obiettivo? Mostrare tutta la sua soddisfazione per una prestazione importante, ciliegina sulla torta di un lavoro svolto ottimamente, con annesso invito a proseguire sulla strada al momento intrapresa.
Zhang chiama Milano, ma gli Stati Uniti chiamano lui: la situazione
Il lavoro che Steven Zhang sta svolgendo a Milano è a dir poco meticoloso: l’inserimento di Yichang Xu nel CdA, senior investment manager di Suning non ha fatto altro che avere la possibilità di mettersi ancor più in contatto diretto con la società.
Sono giorni importanti per il proprietario: il governo cinese ha accettato di stanziare ben 650 milioni di euro per venire incontro alla crisi di liquidità dell’azienda, con Zhang che ha come desiderio unico quello di tenere l’Inter e continuare con la strada intrapresa.
La valutazione che il presidente fa della squadra, comunque, tocca cifre molto alte: la stima è pari a 1,3 miliardi di euro, con – negli ultimi mesi – due fondi interessati a diventare potenziali compratori. Il primo arriva dal medio oriente, mentre il secondo dagli States.
Da considerare, però, anche Goldman Sachs e Raine Group: i due advisor scelti per rifinanziare il debito di Oakiree, come riporta la Gazzetta dello Sport stamattina, hanno avuto contatti continui con la proprietà.
L’idea dell’attuale gestore, però, è quello di mettere una riga in modo celere: non si aspetterà maggio per delineare il futuro, ma già con il nuovo anno potrebbero esserci risvolti molto interessanti.
Ci sono almeno un paio di fondi di credito interessati all’operazione (tutti e due targati USA), con Zhang che ha come obiettivo quello di chiudere il nuovo finanziamento a tassi certamente più contenuto.
L’idea a sembrare più azzeccata, quindi lo scenario che va per la maggiore, è quello di un fondo che accetti di entrare a far parte del club, con una partecipazione azionaria di minoranza, ma che permetta di arrivare al cambio di proprietà in futuro.
Oggi lo stravolgimento radicale non sembra far parte dei piani, ma ogni possibilità va adesso valutata nel modo giusto.