Da Pirlo a Lampard: non tutti gli Ancelotti escono “col buco”

Grandi centrocampisti che passano alla panchina ma non riescono a imporsi come allenatori, i flop più inattesi sulla scia del maestro Carletto.

Il mondo del calcio è fatto di tante storie che si intersecano. Carriere di protagonisti che diventano tali da subito e lo restano per sempre o in alcuni casi con una nuova veste, che nella maggior parte dei casi è il passaggio dal campo alla panchina. C’è un esempio che senza timore di smentita è sicuramente il più valido, quello di Carlo Ancelotti, il più vincente.

L’ex centrocampista del Milan era un fedelissimo di Arrigo Sacchi anche se non esattamente un uomo copertina, impresa comprensibilmente piuttosto ardua laddove c’erano i Van Basten e i Gullit o tutt’al più i Baresi o i Maldini. La sua carriera da allenatore dopo un flop alla Juventus iniziò a tingersi di leggenda col ritorno in rossonero, il resto è letteralmente storia.

Sulle sue orme tanti altri ex campioni, in particolare centrocampisti, hanno sognato di intraprendere un percorso quanto più simile a quello di Re Carlo e se non il suo magari sulle orme di un altro idolo assoluto come Pep Guardiola. Dai maestri fino ad Antonio Conte, per alimentare il cliché del grande centrocampista che si trasforma quasi automaticamente in grande allenatore e che negli anni ha avuto tanti esempi come anche Frank Rijkaard, Xavi, Diego Pablo Simeone e chi più ne ha più ne metta.

Quando il grande campione floppa in panchina

A volte però capita che più siano alte le aspettative date dalla carriera da giocatore e più “rumoroso” sia il flop se la carriera da allenatore dovesse stentare a decollare. Attualmente ci sono almeno tre casi che sono decisamente lampanti a cominciare con uno che possiamo osservare da molto vicino, quello dell’ex regista di Milan e Juventus Andrea Pirlo. Da un calciatore dalla visione di gioco come quella dell’attuale allenatore della Sampdoria ci si aspettava sicuramente di più. Pirlo attualmente è terzultimo in Serie B, dopo 6 sconfitte 2 pareggi e 2 vittorie che potrebbero costargli il posto sulla panchina blucerchiata.

Daniele De Rossi. (ansa-tvplay)
Daniele De Rossi. (ansa-tvplay)

Al suo posto si vocifera che potrebbe arrivare un altro ex campione del Mondo della Nazionale del 2006, Daniele De Rossi. L’ex romanista ha finora archiviato decisamente meno esperienza del fu compagno azzurro. La sua esperienza alla Spal è arrivata forse troppo presto e non è ricordata con particolare entusiasmo dalle parti di Ferrara. In 17 panchine infatti arrivarono solo 3 vittorie per DDR, che poi è tornato a studiare a Coverciano fino ad acquisire l’abilitazione UEFA e ora è pronto per rilanciarsi.

Non va meglio fuori dai confini italici per gli ex eroi di casa. Al Chelsea infatti l’avvento in panchina per l’amatissimo Frank Lampard è coinciso letteralmente l’inizio del declino dei Blues. Lo storico numero 8 inglese ha due esperienze con i Blues ha infatti collezionato 44 vittorie in 84 match e ben 23 sconfitte, oltre ad aver perso tutte le finali disputate nel primo anno, dalla Supercoppa Europea alla FA Cup.

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