Ancelotti ct del Brasile? La ‘sentenza’ di Romario è clamorosa. Il tecnico emiliano, terminata la sua avventura al Real, guiderà la Selecao
Carlo Ancelotti vuole chiudere in bellezza il suo secondo cammino sulla panchina del Real Madrid. Il sessantaquattrenne allenatore emiliano, tornato sulla panchina delle merengues nell’estate del 2021, sogna di lasciare la capitale spagnola con almeno un altro trionfo da aggiungere alla già ricchissima bacheca del club più titolato al mondo. Una collezione infinita di trofei a cui lo stesso Ancelotti ha contribuito discretamente: due delle quattordici Champions conquistate dai Blancos portano la sua firma. Ma a giugno del 2024 l’ex tecnico del Milan, conclusa la seconda avventura alla corte di Florentino Perez, si siederà su una panchina forse altrettanto prestigiosa: l’allenatore di Reggiolo diventerà a tutti gli effetti il nuovo ct del Brasile.
Il lungo corteggiamento della Federazione verdeoro nei suoi confronti, iniziato a gennaio del 2023, è andato dunque a buon fine ed è stato lo stesso presidente federale Ednaldo Rodrigues a comunicare a luglio scorso l’ingaggio di Ancelotti. Il cui approdo alla guida della Selecao non è stato accolto con particolare entusiasmo nell’ambiente calcistico brasiliano. Lo dimostrano chiaramente le dichiarazioni dell’ex fuoriclasse Romario De Souza Faria, più semplicemente noto come Romario. Tra i più forti centravanti della storia del calcio, campione del mondo nel 1994 in finale proprio contro l’Italia, l’ex bomber del PSV Eindhoven ha stroncato senza mezzi termini la scelta della Federcalcio di affidarsi a un allenatore straniero.
Ancelotti sulla panchina del Brasile, la bocciatura senza appello di Romario
Nel corso di una lunga intervista rilasciata a Panorama Esportivo, blog del gruppo Globo, Romario ha tessuto le lodi dell’attuale selezionatore Fernando Diniz, nominato ad interim in attesa di Ancelotti: “Per prima cosa voglio congratularmi con Ednaldo Rodrigues, il presidente ha scelto bene. Diniz è il miglior allenatore che abbiamo. In nazionale non ha il tempo materiale di fare ciò che fa nel club, ovvero l’allenamento, assemblare i giocatori, che è il suo forte. Fa quello che può. Nelle ultime due partite con Venezuela e Uruguay ha pareggiato e perso, nessuno vince sempre. Ma posso dire che per quanto mi riguarda la nazionale brasiliana è in ottime mani con Diniz“.
Secondo Romario la scelta di Ancelotti è invece la peggiore che si potesse fare: “Che si f***a Ancelotti, deve restare Diniz fino alla fine“. Una presa di posizione piuttosto decisa ed espressa con un linguaggio assai poco opportuno. Dovrà mettersi l’anima in pace, Romario e accettare di buon grado l’arrivo del grande allenatore italiano.
