L’attaccante biancoceleste è a un passo dal record dei record con la maglia laziale ma questo potrebbe non bastare
A un passo dalla storia. Un centimetro, manca davvero pochissimo per Ciro Immobile. Un traguardo che non ha mai raggiunto nessuno nella storia della Lazio. Arrivare a 200 gol con la casacca laziale non ci sono riusciti mostri sacri come Piola, Chinaglia o Signori e quando ci riuscirà sarà l’unico e resterà così per tanti anni. Forse rimarrà irraggiungibile. All’obiettivo manca una sola rete, mentre ne mancano tre per arrivare a quota 200 in serie A, appena otto per agguantare un campionissimo della storia italiana come Baggio. Eppure, c’è qualcosa che non torna.
Immobile è contento, l’ambiente laziale si gode i successi del suo bomber che, naturalmente, avanza con l’età e qualche difficoltà in più rispetto agli anno scorsi ce l’ha, eccome. Problemi fisici e anche psicologici probabilmente, non perché abbia qualcosa che non va, solo perché è abituato da sempre ad essere il leader della squadra e il capocannoniere, ma adesso, soprattutto di recente non è più come prima. Lui, Ciro, dopo la rete segnata alla Fiorentina, fondamentale per il successo, per i tre punti e a livello personale, era felice ma la sensazione è che non ha esultato come ha sempre fatto.
Futuro nebuloso: a gennaio scegliere i miliardi arabi o coltivare un sogno
C’è qualcosa di strano attorno a Ciro Immobile. Non tanto nell’ambiente che lo adora, a parte qualche minoranza che lo critica ma non ha alcun peso, quanto nello stato d’animo del giocatore. Da quando non è più un titolare inamovibile è come se fosse scattato qualcosa nella testa del giocatore. La verità, e sono i numeri ad essere impietosi, è che, acciacchi a parte, Immobile da quando è alla Lazio non ha mai avuto un avvio di stagione così difficile e complicato come quest’anno. Dopo 10 partite appena 3 reti, due su rigore. Non era mai accaduto e, probabilmente, questa piccola ombra sta pesando non poco su quello che vorrà fare in futuro l’attaccante della Lazio.
Che Ciro Immobile sia triste e giù di corda non è un mistero. Con la Fiorentina si è preso una bella rivincita nei confronti di chi pensava avesse già dato, anche perché non è proprio da tutti presentarsi sul dischetto, appena entrato in campo, e tirare un rigore che pesa come un macigno. Un tiro che potrebbe costare caro, con una pressione addosso, oltre a quello che già ha, davvero non indifferente. Se il gol per arrivare a 200 reti con la Lazio è vicinissimo, è altrettanto vicino anche gennaio. E lì, nonostante le frasi di Sarri che l’ha tolto dal mercato, si decide tutto o quasi. Una o più società arabe sono pronte ad un nuovo assalto a gennaio per diversi giocatori e lui è tra questi. Davanti a una cifra record che potrebbe oscillare tra i 20-30 milioni l’anno, l’attaccante della Lazio potrebbe vacillare come mai nella sua vita. Già adesso ci sta pensando. Certo i record non gli fanno schifo, ma potrebbe unire l’utile al dilettevole e arrivare ai 200 e forse più gol con la maglia biancoceleste, sentirsi appagato e soddisfatto, ma poi andare via. Sì, già a gennaio. Non è così strano anzi è assai verosimile perché quello che può arrivare adesso, magari non ci sarà in estate. Una decisione durissima da prendere.