Il richiamo al VAR sulla seconda rete di Kean apre un dibattito sulla condotta di Faraoni. Gli juventini invocano la prova tv. Che succede?
La partita di sabato tra Juventus e Hellas Verona è finita con il risultato giusto, seppur arrivato in maniera rocambolesca nell’ultimo secondo possibile, dopo sei minuti di recupero. Una vittoria senza dubbio meritata dalla squadra di Max Allegri, che ha dominato il match e sarebbe andata in vantaggio per ben due volte nel corso dei novanta minuti regolamentari, se non fosse che tra Moise Kean e la gioia del gol si è messo di traverso in entrambi i casi il VAR.
È stato davvero sfortunato infatti l’attaccante bianconero, che si è visto annullare la prima rete al minuto dodici per un fuorigioco che definire millimetrico non è assolutamente un’esagerazione. Come si può evincere dalle immagini computerizzate che evidenziano la parte del corpo in offside, nel caso della prima segnatura bianconera infatti ad essere in fuorigioco c’è letteralmente la punta del tacchetto.
La situazione però assume i contorni della maledizione per Kean quando i minuti di gioco sono cinquantadue e l’attaccante avrebbe portato nuovamente in vantaggio la Juventus. L’arbitro però ha annullato ancora una volta su richiamo del VAR. Stavolta non si tratta di fuorigioco bensì di un presunto intervento falloso su Faraoni da parte dello stesso Kean a inizio azione. Le immagini uscite successivamente però mostrano tutta la malizia del giocatore degli scaligeri che, quando è sul punto di rialzarsi, nota che Kean è in procinto di segnare e quindi si ributta per terra simulando di essere ancora dolorante.
Kean non si dà pace. Faraoni può essere squalificato?
Moise Kean non ci sta e dopo che le immagini circolate nella giornata di ieri hanno evidenziato chiaramente la furbizia di Faraoni che probabilmente ha inciso sul richiamo del VAR e conseguentemente determinato l’annullamento del gol, ha qualcosa da dire.
“Hustlers don’t stop, they keep going“, scrive a chiare lettere sui social l’attaccante juventino. La traduzione non lascia spazio a fraintendimenti ed è un attacco diretto alla sportività dell’avversario. “Gli imbroglioni non si fermano, continueranno ad andare avanti“.
A tal proposito intanto si è espresso a Pressing l’ex arbitro Graziano Cesari che, alla domanda su possibili rischi disciplinari per Faraoni. “L’entità della sbracciata non è così intensa da interrompere questo tipo di azione – ha dichiarato Cesari – Prova TV? Non c’è violenza in questa situazione, anche se non è certamente una bella immagine“.