Dybala, il tempo è finito: tre motivi per cui la pazienza dei tifosi giallorossi sulla sua condizione fisica sta finendo.
L’arrivo a Roma di Romelu Lukaku ha permesso alla squadra di Mourinho di svoltare completamente. I giallorossi sono passati dall’essere una squadra poco prolifica a vedere il centravanti belga timbrare il cartellino in ogni partita.
E così, in pochissimo tempo, l’ex Inter è diventato un calciatore fondamentale. Situazione paradossale se si pensa che l’altro calciatore molto vicino i nerazzurri prima di approdare alla Roma, Paulo Dybala avrebbe dovuto formare a Milano la coppia d’oro col belga.
Eppure nonostante la Joya abbia fatto indiscutibilmente innamorare la capitale, la sua situazione fisica non può essere piacevole per i tifosi. Quando l’argentino gioca, praticamente sempre decide la gara in questione, ma i dati relativi ai gettoni conquistati sono a dir poco centellinati.
Dybala sempre rotto: la pazienza è al limite anche a Roma
Al termine della scorsa stagione in maglia giallorossa, infatti, Paulo Dybala ha giocato solo 8 delle 15 gare totali di Europa league che hanno portato la Roma fino alla finale di Budapest.
Ha saltato il ritorno, giocando appena 13 minuti in quella d’andata, ma ancor peggio dai gironi in poi solamente in tre occasioni è stato presente per più di trequarti d’ora in campo.
In Serie A la situazione non è stata poi così diversa: nonostante il calciatore abbia chiuso con un positivissimo dodici goal e sette assist, appena 21 sono state le gare disputate da titolare e solamente sette giocate per intero. Il minutaggio finale accumulato in un campionato totale nel quale la Roma ha superato le 60 partite, è stato di 2502’, che spalmati nei 90 minuti di partita fanno poco meno di 28 gare intere, esattamente per ogni tre partite giocate, quattro mi saltava.
E per quanto per la compagine capitolina possa essersi rivelato un calciatore fondamentale a più riprese, la Roma non può in nessuna maniera puntare all-in su giocatore con così tanti problemi fisici, considerando anche che la stagione attuale non è partita meglio.
E a questo si somma al fatto che per ogni minimo dolore fisico, il calciatore argentino, quasi come se lo avesse scritto sul contratto, chiede puntualmente il cambio. In un anno e qualche mese di Roma, Paulo Dybala ha lasciato il campo per ogni minimo fastidio, penalizzando di fatto Mourinho nelle scelte offensive.
Un discorso che, per la potenzialità del giocatore, potrebbe anche essere accettabile, se non fosse che l’attaccante campione del mondo rimane il calciatore più pagato della rosa della Roma.
L’argentino percepisce, infatti, 6 milioni di euro, il che fa di lui la spesa più esosa fra tutte quelle che i giallorossi mettono in atto su calciatori di proprietà. L’unica eccezione la fa Lukaku, che percepisce 7,5 ma che gioca per la Roma in prestito dal Chelsea, con i capitolini che quindi non hanno fatto alcun esborso economico per accaparrarselo.
Per quanto Dybala sia bello da vedere in campo, efficace al punto giusto e prezioso per il gruppo, adesso il tempo sembra essere quasi scaduto. Urge necessariamente ritrovare la condizione fisica, cosa che non sembra poteva accadere in tempi brevi, con la Joya che salterà anche la trasferta di San Siro contro l’Inter.