Le scommesse illegali hanno un giro d’affari di 25 miliardi l’anno in Italia: come si sviluppa ed il legame con la criminalità organizzata
Ed all’improvviso le scommesse illegali sono diventati un cancro da estirpare. I fari accesi dalla Procura di Torino, con il coinvolgimento dei giovani Fagioli e Tonali – quest’ultimo faro della Nazionale – hanno lanciato un campanello d’allarme.
Il passaggio all’online ha consentito il proliferare di questo tipo di scommesse, con la nascita di siti pirata a go-go che vanno ad abbracciare i malati di scommesse, gli ormai famosi ludopatici a cui viene consentito di puntare pressocché su qualsiasi cosa, con quote più alte rispetto ai siti legali e, quindi, con possibilità di vincite più alte.
Ed il giro d’affari è semplicemente impressionante; si tratta di 25 miliardi di euro l’anno nel nostro Paese, di cui il 75% legato al gioco online. Il tutto nonostante le azioni di Ministeri e Procure che lavorano incessantemente per porre un freno a tutto ciò, anche perché è di circa un miliardo il danno per lo Stato derivante dal gioco illegale.
Solo nel mese di ottobre l’Amministrazione ha impedito l’accesso a quasi 10mila siti illegali di scommesse, un dato in crescita rispetto a quello del mese precedente.
Scommesse illegali: come funziona il sistema
Il passaparola è il metodo più efficace per attrarre nuovi clienti ed indurli a scommettere sulle piattaforme apposite; decisamente curiosa come situazione, considerato come il Decreto Dignità voluto da Luigi Di Maio, allora ministro dello Sviluppo Ecnomico del Governo Conte, impose proprio il divieto di pubblicizzare siti di scommesse ed affini.
Ma come si sviluppa il gioco? La piattaforma online su cui scommettere ha un link ed un indirizzo ip che cambiano di continuo, proprio in correlazione al blocco delle Autorità quando lo individuano. Per puntare viene fornito allo scommettitore una username ed una password attraverso un contatto che può avvenire tramite le piattaforme di messaggistica in uso ad oggi, come Whatsapp e Telegram.
Nessun conto, tantomeno carta di credito associata, anonimato al 100%; queste le prerogative che inducono gli scommettitori più incalliti a rivolgersi a questi tipi di siti. L’importo giocato viene quindi riscosso dalla figura del manager, persone generalmente legate alla criminalità organizzata che agiscono sul campo; questi, via cash oppure beni, riscuotono quanto dovuto.
Esistono anche linee di credito per quei giocatori più facoltosi – vedi Fagioli – che però creano un indebitamento ancora maggiore. Le scommesse illegali, come detto, spesso sono legate alla criminalità organizzata; d’altronde si tratta di un flusso d’affari davvero ingente a rimpolpare le casse sfruttando circuiti esteri, tra Montenegro e Serbia in Europa extra Ue oppure in Asia, tra India, Singapore, Cina oppure in America Centrale, come Curaçao.