STEFANO MAURI: “MILAN ASSENTE COL PSG, MA PUÒ VINCERE CON IL NAPOLI”

Stefano Mauri, ex capitano della Lazio, è intervenuto nella diretta su Twitch di TvPlay.it

“ORA LA SOCIETÀ CHIEDE LO SCUDETTO AD INZAGHI”“I primi 25 minuti l’Inter ha rischiato, ma poi ha sfruttato l’occasione per andare in vantaggio. E una volta subito il pareggio, si sono di nuovo alzati. In questa mentalità, probabilmente, ha inciso la finale raggiunta lo scorso anno in Champions League. Credo che la società gli abbia apertamente chiesto di vincere il campionato, proprio perché la dirigenza è convinta di avere la squadra più forte, così come anche lo pensano molti addetti ai lavori”.

“INZAGHI È CAPACE DI GRANDI INTUIZIONI”“Inzaghi è un allenatore capace di grandi intuizioni. Prima di Calhanoglu regista, ai tempi della Lazio, ha usato prima Luis Alberto come seconda punta e poi – quando è arrivato Correa – lo ha arretrato a centrocampo, ed ora tutti sono consci del valore dello spagnolo a centrocampo. Anche il 3-5-2 alla Lazio è stata una sua grande mossa, dopo essersi reso conto che i giocatori non erano esattamente adatti al 4-2-3-1”.

“BARELLA UN PO’ INSOFFERENTE, MA HA GRANDE PERSONALITÀ”“Barella ha sempre mostrato un pizzico di insofferenza verso gli errori dei compagni, già ai tempi di Cagliari. Probabilmente, nei primi anni all’Inter aveva un po’ di timore nel farlo, ma ora si nota di più. Comunque, devo dire che – avendolo visto dal vivo quest’anno – per quanto non stia incidendo vicino alla porta resta un giocatore che si fa vedere, che perde pochi palloni. È tranquillo, ed ha personalità, e la trasmette ai compagni”.

“IL MILAN PUÒ VINCERE DOMENICA A NAPOLI”“Tra Milan e PSG non c’è stata partita, sia dal punto di vista tecnico che sulla velocità. Ma mi aspetto una reazione nella prossima partita contro il Napoli. Per me ha tutto per fare la partita e portare anche a casa il risultato. Affronta un Napoli senza Osimhen: è vero che ci sono sia Raspadori che Simeone, ma non è una cosa da poco”.

“TONALI E FAGIOLI RISCHIANO DI ESSERE FISCHIATI FINO A FINE CARRIERA”“Per me non è stato facile liberarmi dallo spettro delle scommesse, e non lo sarà neanche per loro. Innanzitutto perché staranno lontani dal campo ed hanno sbagliato, e poi anche perché – quando riprenderanno – tutti gli stadi rischiano di insultarli per anni, fino al giorno in cui si ritireranno. È successo anche a me. C’è però anche il problema delle indagini: alcuni nomi vengono buttati in prima pagina quando ancora le indagini sono in corso, e quando poi vengono scagionati, la notizia viene fatta passare, e la gente se ne dimentica”.

“NON SO SE SCALVINI SIA PRONTO PER UNA BIG”“Scalvini non so se sia pronto per un top team. Spesso chi viene dall’Atalanta fa fatica fuori da quel contesto: Kessié ha impiegato mesi prima di tornare ad alti livelli una volta arrivato al Milan. Poi va considerato che le grandi squadre giocano in attacco e spesso lasciano i difensori uomo contro uomo, in questo caso i suoi limiti fisici nella rapidità non lo aiutano”.

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