Il calciatore del Nizza Youcef Atal aveva scritto un post che inneggiava ad Hamas, l’ha cancellato ma su di lui si è attivata una norma severa in Francia: la procura vuole convocarlo
Una vicenda che ha dei lati oscuri, nonostante sia finita in qualche modo. Ma in Francia non si parla d’altro che di Youcef Atal, difensore algerino del Nizza, anche abbastanza famoso, sia nel paese francese ma anche e soprattutto in patria. Ebbene, questo ragazzo, già al centro di una furiosa polemica per aver scritto un post che inneggiava all’odio e a Hamas e per questo era stato sospeso, ora è stato squalificato per sette giornate per “apologia di terrorismo“, ma rischia anche qualcosa di più grave.
Youcef Atal per sette giornate non scenderà in campo e, visto quanto sta accadendo, chissà se lo farà mai più. Il post che ha scritto a favore dell’odio e di Hamas ha fatto il giro del mondo e per aver condiviso su Instagram un messaggio di un predicatore che incitava all’odio verso Israele dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, è stato squalificato per sette giornate di campionato. Il Consiglio nazionale etico della federcalcio francese l’aveva fermato consigliando la commissione disciplinare della Lega (Lfp) ad intervenire, e così è stato.
La polizia francese attiva la norma contro il terrorismo: verrà convocato dalla Procura
Atal è un difensore, ha 27 anni ed è al Nizza dal 2018, ed era già stato sospeso a tempo indeterminato dal club della Costa d’Azzurra il 18 ottobre e chissà se potrà tornare a giocare nel 2024. C’è una cosa che il ragazzo ha sottovalutato, nonostante si sia scusato e nonostante abbia cancellato quel post pieno di odio, considerato che la procura di Nizza ha aperto un fascicolo e un’indagine sul calciatore per “apologia di terrorismo” e “incitamento all’odio o alla violenza sulla base di una specifica religione“, reputando il messaggio antisemita. Il messaggio condiviso dello sceicco e predicatore palestinese Mahmoud al-Hasanat che chiedeva ad Allah di mandare “un giorno nero per gli ebrei” e di “accompagnare la mano dei musulmani che scagliano pietre“.
Una polemica furibonda che ha infastidito anche gli stessi tifosi del Nizza, nonostante Atal fosse un beniamino. E così, dopo le polemiche suscitate, il nazionale algerino aveva subito rimosso il post incriminato e si era immediatamente scusato dicendosi “consapevole” di aver “sconvolto molte persone” che non era sua intenzione. “Condanno fermamente tutte le forme di violenza, in qualsiasi parte del mondo, e sostengo tutte le vittime“, aveva aggiunto, “non sosterrò mai un messaggio di odio. La pace è un ideale in cui credo fermamente“. Cose che, al momento, non sono bastate per non attivare una norma in Francia sull’antiterrorismo. Ora Atal a breve verrà convocato dalla Procura e dalla polizia francese per interrogarlo, più che altro per capire i motivi di aver postato quel messaggio e le persone che frequenta. Insomma, lui si è scusato ma tutto va avanti. Con il terrorismo, con chi afferma vicinanze o simpatie non si scherza e non si sottovaluta nulla.