Pato irraggiungibile per Leao? I numeri del Papero che conquistò il cuore dei milanisti

Il talentuoso attaccante brasiliano è ancora nel cuore dei tifosi rossoneri e il confronto con Leao diventa piuttosto curioso: l’analisi.

Rafael Leao è senza ombra di dubbio la stella del Milan di Stefano Pioli. Un giocatore dalle straordinarie doti atletiche alla quale abbina forza fisica, tecnica e dribbling. Si può dire che non ci sia nessuno come lui in Italia. A 24 anni, però, il portoghese alterna grandissime partite ad altre dove mette ancora in luce una discontinuità che denota qualche lacuna nel prendere totale consapevolezza dei propri mezzi. L’ultima, ad esempio, contro una Juventus compatta e sempre molto attenta in fase difensiva. Il classe ’99 scuola Sporting Lisbona è stato sì uno dei migliori dei suoi, ma col passare dei minuti ha perso gradualmente di incisività e peso offensivo.

Nonostante ciò il Milan non può assolutamente prescindere dalle qualità del portoghese. Le sue accelerazioni e i suoi dribbling sono troppo importanti per scardinare le difese avversarie, ed è probabile che a Leao sia richiesto soltanto l’ultimo grande step per essere considerato un fuoriclasse assoluto: maggior incisività nelle grandi serate. Effettivamente nei big match, Rafa, ha questa tendenza a finire un po’ ai margini della partita, perdendo in imprevedibilità e, di conseguenza, anche in fase realizzativa.

Rafael Leao e il curioso confronto con Pato

Nel Milan dei grandi nomi che, in passato, ha illuminato il calcio italiano ed europeo, c’era un giocatore che per caratteristiche poteva ricordare il Leao dei nostri giorni. Parliamo di Alexandre Pato. Il brasiliano si è fatto subito amare dai tifosi rossoneri, ma la sua carriera ha poi vissuto un lento declino a causa di una serie di problemi fisici mai risolti. Anche Mario Balotelli, che ha condiviso la sua esperienza al Milan con il brasiliano, ha voluto fare una riflessione particolarmente interessante in diretta su TvPlay. “Una volta, Moratti mi disse che dovevo fare meglio di questo giovane del Milan, per cui tifosi erano impazziti, che era Pato. Poi sono andato a casa, ho visto alcuni suoi video e sono rimasto assolutamente stupito. Per quanto mi riguarda, Leao deve ancora raggiungere il livello migliore di Pato”.

Pato
Alexandre Pato ai tempi del Milan – TvPlay.it

“Cosa poteva essere e non è stato”: si può intitolare così la carriera di Alexandre Pato. Un talento innato del pallone, scoperto dal Milan a soli 18 anni e con una personalità fuori dal comune nel calarsi nella prestigiosa realtà rossonera. E sono i numeri a testimoniare di un calciatore che, fin da subito, ha fatto innamorare San Siro a suon di gol, accelerazioni improvvise e dribbling. Un attaccante completo e dalle potenzialità infinite. 63 marcature in 150 presenze totali, praticamente un gol ogni due partite, ma soprattutto prestazioni pesanti sia in campionato che in Champions League, come contro grandi squadre come Real Madrid e Barcellona. Insomma, a Rafa manca l’ultimo grande step prima di salire definitivamente sul trono, chissà che non ci riesca magari guardando qualche video del suo predecessore brasiliano, vera e propria stella di un Milan che ha fatto divertire e innamorare.

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