Caos scommesse, Gigi Buffon racconta il suo coinvolgimento: l’ex portiere della Nazionale sottolinea come abbia pagato quell’episodio
Il caos scommesse è tornato a scuotere il mondo del calcio italiano. Il filone portato avanti dalla Procura di Torino ha già evidenziato il nome di tre giocatori indagati. Fagioli, centrocampista della Juve, Tonali attualmente al Newcastle e Zaniolo, oggi all’Aston Villa.
Il primo ha già ammesso le sue colpe e patteggiato con la Procura federale sette di mesi di squalifica ed altri cinque di pene accessorie mentre l’ex Milan è pronto a trovare l’accordo con Chinè; quest’ultimo dovrebbe ricevere una squalifica ancora più corposa, di circa un anno, per aver scommesso sul Milan, il club in cui militava. Zaniolo, invece, deve essere ancora ascoltato dalla Procura.
L’inchiesta della Procura del capoluogo piemontese prosegue incessante ma al momento non sembrano coinvolti altri calciatori nonostante Fabrizio Corona, l’ex re dei paparazzi, autore di una sorta di inchiesta parallela, abbia svelato altri nomi e figure di giocatori impelagati in questo giro che si potrebbe ben presto diffondere a macchia d’olio.
Buffon, il racconto sulle scommesse: il portiere svela la sua storia
Negli occhi dei tifosi resta indelebile l’immagine dell’arrivo della Polizia al centro tecnico di Coverciano che ospitava i nazionali azzurri per sequestrare i dispositivi elettronici in possesso di Zaniolo e Tonali. Ed i due furono accompagnati dagli agenti dal nuovo capo delegazione della Nazionale, quel Gigi Buffon che in passato era stato accostato ad un caso scommesse.
L’ex portiere di Parma, Juventus e Paris Saint Germain, in un’intervista rilasciata a “Buffon senza rete” realizzata dal Tg1, è tornato proprio su quell’episodio, quantomai di stretta attualità.
“Ho sempre messo la faccia – ha spiegato Gigi – a caro prezzo ed in prima persona ho pagato. Mi ha fatto crescere quell’episodio“. L’ex portiere ha poi aggiunto un passaggio sugli errori, che magari può essere di grande utilità per i calciatori coinvolti in questo nuovo filone. “Solo in quel momento capisci gli errori che fai perché li commetti e capisci che non vanno ripetuti” ha concluso l’ex portiere.
SuperGigi, autore di mirabilie tra i pali tanto da essere considerato da molti il miglior portiere del mondo, ha raccontato anche di come a 25 anni abbia sofferto di depressione. “Avevo 25 anni ed una pigrizia fisica e mentale sono stati i segnali. Mi sono sempre concesso qualche giorno di down pur essendo un’entusiasta ma il protrarsi nel tempo di questa situazione mi ha impaurito, perché ho capito di non essere il Gigi che conoscevo“.