CALORI: “CATANZARO AL TOP, LA SAMPDORIA HA ORGANICO INFERIORE A PARMA, VENEZIA E PALERMO”

Alessandro Calori, storico allenatore di Serie B con Brescia e Trapani, ha detto la sua sul campionato cadetto a TvPlay.it

“IL PARMA GIOCA MEGLIO DI UN ANNO FA” “Ho visto delle squadre che potenzialmente stanno dimostrando il proprio valore. Nel Parma, ad esempio, è andato via forse l’uomo più individualmente più bravo, Vazquez, però questo gruppo del Parma con un anno in più di esperienza ha veramente qualità, e stanno esplodendo. Quasi come se fossero frenati, prima, perché forse molto condizionati dal gioco di Vazquez, talentuoso ma anche individualista. Adesso invece è un collettivo che sta facendo molto bene. Il Palermo secondo me è un’altra squadra che potenzialmente può arrivare tra le prime, perché ha un organico importante. Così anche il Venezia, molto. La Cremonese per ora è una sorpresa in negativo, però dare dei giudizi è prematuro, ed in Serie B ci vuole continuità”.

“DIFFICILE PER IL BARI LASCIARSI ALLE SPALLE LO SCORSO ANNO”“Penso che quando vieni da un campionato dove hai sfiorato la Serie A, l’anno dopo lo paghi. È successo quando sono andato a sostituire Cosmi a Trapani. Quando l’anno prima si sfiora la Serie A, si crea sempre quasi una giustificazione e si trova una situazione difficile, dalla quale ci vuole un grande carattere per uscirne fuori. Nel contesto del Bari, la squadra è cambiata per tanti giocatori, come ad esempio Cheddira, giocatori che hanno portato via dei numeri. Nell’ambiente, quando sfiori la Serie A, è chiaro che che ti rimanga quell’amaro in bocca che nell’anno ci si porta dietro ed è difficile reagire”.

“CATANZARO AL TOP, IEMMELLO UN FUORISERIE” – “Tornando al Catanzaro, ha fatto un percorso e quest’anno è cambiato anche il sistema di gioco. Gli interpreti stanno giocando bene e hanno giocatori che sono dei fuoriserie, perché Iemmello ha delle qualità diverse da tanti altri, Vandeputte sta crescendo tantissimo e Biasci ha caratteristiche diverse sia da Donnarumma che Iemmello, oltre ad un centrocampo sta migliorando e dimostrando che attraverso idee diverse si può fare comunque un campionato importante”.

“LA SAMPDORIA NON È AL LIVELLO DI PALERMO, PARMA E VENEZIA”“Spesso un allenatore non è al centro di un progetto ed è anche sbagliato mandarlo via dopo 4-5 partite, perché si confonde la realtà con la Playstation. La cosa più semplice è sempre eliminare, invece un progetto va sostenuto se ci credi. Per quanto riguarda Pirlo, dopo il suo percorso alla Juve ed alla Turchia, è in una situazione non semplice. I campionati bisogna conoscerli, ma la colpa anche lì non è la sua perché è in una società che ha dei piccoli problemi. Ed anche se vai a vedere l’organico, non è del livello del Palermo, del Venezia, del Parma, secondo me è molto più sotto. Spesso non ci si prende il tempo di potere valutare bene l’organico, però tu – quando alleni la Sampdoria – non puoi aspettarti solo la salvezza. Il fatto di essere stati negli ultimi 15 anni quasi sempre in Serie A crea aspettative, ma anche valutazioni sbagliate”.

“LA CREMONESE PUÒ TORNARE IN ALTO CON STROPPA”“Per la Cremonese, ripartire con Ballardini sembrava una cosa normale, anche se probabilmente conosce meno bene la Serie B. Giovanni Stroppa, per la Serie B, è un vincente: ha un modo di giocare chiaro, con un 3-5-2 e con molto possesso palla, quindi dovrà adattare velocemente i suoi giocatori a questo tipo di gioco. Io credo che lo fa lo farà a breve perché è bravo poi ha Coda, che è uno degli attaccanti migliori. Io credo che, trovate le certezze, avrà tutto per poter poi correre verso i quartieri alti”.

“BRESCIA UNA SQUADRA TIGNOSA, PUÒ FARE UNA SERIE B IMPORTANTE”“Sul Brescia, posso dire che vedo una squadra che è molto tignosa si fatica a fargli gol: non ne fa tanti, però non ne prendono e non ha ancora perso. Credo che che possa fare un campionato importante, non so se ha l’organico per stare con quelli che dicevamo prima, Palermo, Parma e Venezia, che sembrano avere qualcosa in più”.

“SODINHA TECNICAMENTE UNICO, MA MANCAVA UN PO’ DI SPIRITO PER IMPORSI”“Lo dico con il sorriso e con la rabbia perché, lo seguivo dai tempi delle giovanili dell’Udinese: Sodinha poteva stare in Serie A tecnicamente a livelli alti la Serie A. Anche se poi a fare la differenza è quello che ti manca come spirito. E succede di buttar via un grande talento: ‘Quando sarai grande te ne pentirai’, gli ho detto. Poi ha avuto anche degli infortuni gravi perché si è rotto due volte i legamenti, però ci ha messo del suo, poteva essere veramente uno che poteva fare innamorare tanti tifosi, perché lui il calcio ce l’ha nel sangue“.

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