“Allegri è un limite per la Juventus”: l’analisi in diretta fa discutere. I bianconeri con i tre punti colti al Meazza si trovano a soli due punti dall’Inter capolista
Tre passi avanti di vitale importanza nella corsa allo scudetto. Dopo tre anni di assenza dalla lotta al vertice, la Juventus torna a fare la voce grossa. Il gol realizzato dall’ex rossonero Locatelli ha steso il Milan e lanciato i bianconeri in un’invidiabile posizione in classifica. Ma al di là dei risultati, finalmente all’altezza del blasone e delle ambizioni del club, non c’è unanimità di giudizio in merito all’operato di Massimiliano Allegri. Il gioco di Vlahovic e compagni non convince tutti, anzi. Secondo una parte della critica in relazione al potenziale dell’organico la Juventus esprime un gioco di modesta qualità, troppo sparagnino e improntato solo a un estremo pragmatismo.
Uno dei giornalisti più critici nei confronti dell’allenatore livornese è l’ex opinionista di Mediaset, Maurizio Pistocchi, ‘sacchiano’ di ferro. Intervenuto nel corso della diretta quotidiana di TvPlay, Pistocchi si è espresso con toni molto duri nei riguardi di Allegri e dei suoi metodi di lavoro partendo da una breve analisi della sfida del Meazza: “Nel primo tempo molto meglio il Milan, poi con l’espulsione di Thiaw l’inerzia del match è cambiata. Nella ripresa la Juve è cresciuta, specialmente dopo il goldi Locatelli”.
Pistocchi attacca a testa bassa: “Allegri non è l’allenatore giusto per la Juventus”
Ma il gioco espresso dai bianconeri, secondo l’ex giornalista di Mediaset, è tutt’altro che convincente: “A mio modo di vedere i bianconeri hanno un potenziale notevole, ci sono alcune problematiche e il limite della squadra si chiama Allegri. Non gioca mai per vincere ma per non perdere. Per vedere una bella partita devi avere due squadre che giocano per vincere e sono disposte a rischiare”. Juventus fin troppo attendista e votata alla protezione della propria trequarti.
“Allegri – prosegue Pistocchi nella sua analisi – non vuole mai rischiare e anche in vantaggio numerico ha giocato sempre nella stessa maniera. Dire che la squadra non è da scudetto, però, è offensivo nei confronti dei tifosi. Da quando è tornato Allegri la Juventus è la società che ha investito più soldi sul mercato: o non sono stati bravi i dirigenti o l’allenatore è scarso”. La classifica però smentisce le tesi del giornalista romagnolo: i bianconeri sono a sole due lunghezze dal primo posto e nel prossimo turno di campionato affronteranno all’Allianz Stadium una squadra in crisi come il Verona.