La favolosa gara col Sassuolo ha mostrato ancora una volta cosa è capace di fare il centrocampista della Lazio
Un mago con il pallone, ma un carattere non proprio facile da gestire e controllare. Da quasi odiato e sopportato a idolatrato nel vero senso della parola. Ma ora quando tocca la palla e gioca sul terreno di gioco, delizia compagni e tifosi, anche quelli avversari. Col Sassuolo perfino i sostenitori di fede neroverde hanno applaudito all’ennesima magia del giocatore biancoceleste. E non poteva essere altrimenti, visto quello che riesce a fare quando è in giornata. Al Mapei Stadium così è andata, ha trascinato i suoi compagni dall’inizio alla fine, anche quando era in panchina.
Certo non ha gradito la sostituzione, quella è una cosa che proprio non sopporta anzi soffre perché sa già quando accadrà. Anche per questo durante il briefing tattico e poco dopo la merenda, si era prima avvicinato a Sarri, ma poi è andato diretto da Martusciello dicendogli, un po’ col sorriso e un po’ seriamente, “mi raccomando non mi far uscire oggi eh, mi raccomando non ho voglia…“. Ed è anche per questo motivo che al momento dell’uscita in campo proprio con il vice di Sarri se l’é presa.
Leader in campo e fuori dal campo: tutti lo seguono
Il rapporto con Sarri si è evoluto, fino al punto che il tecnico, spesso e volentieri, quando deve decidere delle cose e parlare con la squadra, lo fa prima con lui, e poi con Ciro Immobile. E’ il leader della squadra in tutti i sensi, ma non da adesso, sorprenderà saperlo, ma da parecchio. Conoscendo il suo carattere e la sua grinta, ma anche il suo essere sempre diretto, senza curarsi a volte delle conseguenze, quando c’è da parlare con il presidente Lotito dei premi, eccolo che spunta in prima linea.
Con il Sassuolo ha fatto il suo cinquantesimo gol con la maglia della Lazio, è a un passo da nomi importanti e celebri per il club come Pavel Nedved, ma non è solo bravo in campo, anche perché sa farsi rispettare pure con un personaggio non semplice come Claudio Lotito. E nelle ultime settimane qualcosa da sistemare c’è ancora, ma non solo per lui, bensì a nome di tutta la squadra. Ci sono dei premi che lo spogliatoio biancoceleste deve ancora riscuotere, qualcosa della passata stagione che il patron ancora non vuole riconoscere. E Luis Alberto sta portando avanti la trattativa in gran segreto. La vittoria al Mapei può essere stata la svolta per ottenere quello che giocatori ma anche magazzinieri devono prendere. Il presidente pare che sia più conciliante e disposto a risolvere il tutto. Per Luis non solo mago ma anche sindacalista di livello.