Casi Fagioli e Pogba, il grande ex “punge” la Juve: la frase scatena i tifosi

Fagioli e il caso scommesse continua a tener banco in Serie A, tanto da smuovere anche l’ex dg della Juventus a prendere una posizione a riguardo.

Non è certamente una grande situazione per il calcio italiano. La sconfitta contro l’Inghilterra, ha condannato l’Italia di Spalletti al terzo posto nel girone C ed ora è tutto da valutare per un’ipotetica qualificazione al prossimo europeo. A questo, si aggiunge il caos scommesse che rischia di distruggere completamente la reputazione del calcio nostrano. Intanto, a non vivere soprattutto un bel momento è il giovane Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus.

Il maggiore interessato di tale vicenda e di cui si è subito parlato. Adesso più che mai, si continuano a valutare tutte le situazioni, in attesa che la Procura di Torino concluda l’inchiesta e che porti alla luce gli ultimi fatti di tale e spiacevole vicenda. Nel frattempo che si continuano a valutare se realmente si sia violato o meno l’articolo 24 del codice sportivo, ci si continua a chiedere quanto sia colpa anche delle società, che non hanno controllato a dovere, e quanto anche della stessa FIGC.

Fagioli e Pogba, parla Moggi

Una domanda a cui sicuramente ha saputo rispondere invece Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus che, intervistato da TVPlay, proprio in merito a tale argomento ha detto: “Giuntoli non ha bisogno di consigli, ma sicuramente prenderà un centrocampista. Non so come gestirei la situazione di Fagioli e Pogba, con me dirigente non sarebbe mai accaduto tutto questo. Dipende molto dall’ambiente. Avrei fatto attenzione, poi ovviamente non sono infallibile neanche io”.

Casi Fagioli e Pogba
Pogba e la squalifica per positività (La Presse, TVPlay)

In effetti, per i bianconeri i problemi da gestire al momento sono due: quello dell’italiano e quello del francese. Due questioni distinte ma altrettanto gravi che, proprio durante il periodo in cui Moggi era direttore generale, non accadevano minimamente. Indubbiamente, riporre tutte le responsabilità sulla società non è corretto, in quanto sta agli stessi tesserati avere un comportamento eticamente rispettoso. Quel che è certo, ed è forse per questo che ancora oggi molti juventini ancora la adorano e la ricordano con affetto, con la vecchia dirigenza si registravano situazioni differenti.

 

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