BEHRAMI: “DIFFICILE CHE CONTE VADA AL NAPOLI, ITALIANO È PIÙ ADATTO”

Valon Behrami, ex giocatore di Serie A ed opinionista su DAZN, è intervenuto nella diretta di TvPlay.it su Twitch

“LA VEDO DIFFICILISSIMA PER CONTE AL NAPOLI”“Conoscendo De Laurentiis, conoscendo un po’ il mister Conte, la vedo difficile la per una questione di costi la vedo difficile, una questione di di idee. Perché vorrebbe dire che De Laurentiis lasci fare tutto a lui, ma non credo che il presidente sia di quest’idea. Perché significherebbe anche rifondare la squadra per cambiare completamente una mentalità ben consolidata. Penso che Conte sia più adatto ad altre ad altre piazze e tipi di presidente, soprattutto perché comunque De Laurentiis vuole sempre incidere”.

“ITALIANO È PRONTO PER IL NAPOLI, OCCHIO ALLA FIORENTINA PER IL QUARTO POSTO”“Il profilo più adatto forse per dare un continuo a quello che è stato il Napoli di questi anni può essere proprio Italiano, anche – con la crescita della Fiorentina – la prospettiva di restare di restare in viola può diventare paradossalmente più interessante che andare a Napoli oggi. Non l’abbiamo quasi notata, la Fiorentina, però è lì, vince soffrendo, cosa che l’anno scorso faceva meno perché doveva fare un gioco spettacolare per riuscire a vincere la partita. Invece quest’anno anche soffrendo riesce a tirare sempre fuori i tre punti, perciò non è da sottovalutare per il quarto posto”.

“COMPLICATO PER GARCIA SUBENTRARE A SPALLETTI”“A De Laurentiis piace fare delle dichiarazioni che mettano alle strette l’allenatore. Il Napoli chiaramente ha dei problemi, e Garcia ne ha anche per quando riguarda la leadership. Quando va via un allenatore così importante, che ha pieno potere dentro lo spogliatoio, per chi arriva è molto complicata la situazione. Poi ha pesato anche la partenza di Giuntoli. La sensazione è proprio che i giocatori si siano sentiti un po’ abbandonati da Spalletti: quando ti abbandona un condottiero, la reazione è sempre molto più complicata, tutto quello che si propone è difficile da accettare. La situazione dipende un po’ dalla maturità dei giocatori e Garcia la sta subendo un po’”.

“BISOGNA ANDARE INCONTRO A TONALI E FAGIOLI, OGGI I GIOCATORI SONO PIÙ SOLI”“In questo momento bisogna andare incontro a Tonali e Fagioli, però dall’altra parte c’è un problema di base. Io avendo fatto anche l’esperienza Inghilterra ho visto che il fatto di giocare nei casinò era molto sdoganato, loro avevano questo vizio e ce l’hanno in tanti. In questo momento ci sono delle persone adatte che giudicheranno quello che hanno fatto questi ragazzi, però dall’altro lato io credo che sia anche un problema generazionale, perché gestire tanti soldi gestire è complesso. Io ho vissuto la generazione tra quella mia e quella di Angelo, ed alla fine della mia carriera ho visto solo gente molto chiusa, molto sola, col cellulare. È diverso da quello che ha vissuto Angelo, diverso da quello che io ho imparato. Stare soli porta tanta noia alla tua vita e quindi devi cercare deterrente per andare incontro a questa noia. Questo non vuol dire giustificare quello che hanno fatto, però prima si parlava tanto negli spogliatoi, c’erano i più grandi e si stava a sentire loro le loro storie, ora invece è cambiato tanto, ci si chiude tanto in sé stessi e questo porta magari in alcuni momenti a fare errori del genere”.

“I CALCIATORI SONO FRAGILI, PROVANO VERGOGNA NEL PARLARE”“Abbiamo questa questa sensazione che da fuori i giocatori siano super uomini, che non li tocchi nulla. In realtà siamo tutti persone fragili, abbiamo vergogna a parlare di qualsiasi cosa. È difficile credere che niente, come i commenti dei tifosi, li tocchi: se non ti tocca, vuol dire che vivi al di fuori della realtà. A vent’anni, fuori ci facciamo vedere veramente sempre forti, ma in realtà dentro ci sono tantissime sofferenze e fai fatica soprattutto a parlare con le persone vicino a te perché sono quelle che sono più orgogliose di te. Nelle altre generazioni, si viveva con pochi fronzoli. Ora non siamo sbagliati, ma è cambiato l’approccio”.

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