TOCCALINI: “BAGGIO, DEL PIERO, MALDINI PER SOSTITUIRE GRAVINA. VA MODIFICATO L’ARTICOLO 24 DEL CODICE DI GIUSTIZIA SPORTIVA”

Luca Toccalini, deputato della Lega, è intervenuto ai microfoni di TvPlay

“BAGGIO O MALDINI IN FIGC? NIENTE NOMI” – “La politica può fare qualcosa ma non faccio nomi sulla FIGC anche per non rovinare la carriera a qualcuno. Roberto Baggio presidente della FIGC? Sarebbe un nome non contestabile come tanti altri professionisti che hanno idee fresche e innovative. Persone che hanno idee nuove e che hanno fatto la storia del calcio italiano come Del Piero, Baggio, Paolo Maldini che possono dare un contributo importante. Un nome per via Allegri? Preferisco non farlo, ma serve qualcuno che abbia grande sperienza nel mondo del calcio anche come dirigente. La Serie A non cresce rispetto agli altri campionati. Per dare una sterzata, una visione diversa può essere una sfida molto allettante metter a capo della FIGC un ex grande campione. E’ una sfida che dobbiamo accettare di accettare”.

“BISOGNA FAVORIRE LA CRESCITA DEI TALENTI ITALIANI” –Defiscalizzare acquisti fatti sui giovani italiani e modificare l’articolo 24, omologandolo seguendo gli standard europei? Mi faccio portavoce di questi due temi volentieri, perché all’interno del Parlamento, parlando con altri colleghi tifosi di diverse squadre vedo che sono argomenti molto accesi. In particolare, sulla questione dei giovani, le società sono state abbandonate. La Juve ha fatto un investimento incredibile con l’Under 23 e vede i primi frutti in questi anni, ma è evidente che con una defiscalizzazione le società sarebbero più stimolate a tutelare i nostri giovani. Depositeremo delle proposte di legge per cercare di riformare il mondo del calcio. Speriamo di trovare ampia convergenza nel mondo politico sulle riforme necessarie a cambiare, le dichiarazioni del ministro Abodi mi lasciano molto perplesso“.

“GRAVINA NON E’ ADATTO” – “Siamo consapevoli che politica e calcio sono cose diverse ma è legittimo esprimere preoccupazioni su u sistema che non funziona più. E’ un calcio malato e ci sono delle responsabilità di chi è a capo della Federcalcio. Non stiamo vivendo un grande momento, non ci sono investimenti sul futuro e soprattutto la gestione della giustizia sportiva così com’è non va bene. Gravina non è la persona adatta per portare avanti il calcio in Italia”.

“LE SCOMMESSE? I GIOCATORI CHE LO FANNO SONO MOLTI” – Corona? Ho visto le notizie e ho letto che sarebbe stato censurato. Trovo sconcertante che sia una persona terza a dare impulso a un’inchiesta così delicata e non gli organi competenti. Le scommesse sono una piaga sociale, dubito che i giocatori coinvolti siano solo quelli usciti pubblicamente. C’è un problema grave di ludopatia. Stavo parlando con il ministro Valditara, è evidente che ragazzi che si rovinano bruciando regali di Natale, mance o i primi stipendi abbiano bisogno di un aiuto concreto. Sono cambiati i tempi, anni fa non c’erano le piattaforme a cui accedere attraverso i telefonini. Bisogna far capire ai ragazzi che non si vince scommettendo ma si buttano solo i soldi”.

“DECRETO CRESCITA? MODIFICHE NON RETROATTIVE” – Il decreto crescita? Nei prossimi giorni qualche modifica possa emergere rispetto alla fuga di notizie. Non sarà retroattivo, chi ha già fatto operazioni del genere non dovrà restituire milioni di euro. Sicuramente un ragionamento sull’innalzamento della soglia dei 600mila euro e sugli anni di residenza in Italia degli stranieri andrà fatto. Sul decreto dignità, credo che quello approvato qualche anno fa non basta perché qualsiasi pubblicità legata alle scommesse c’è ancora. Se uno vuole giocare il modo lo trova, l’escamotage per giocare anche su piattaforme illegali si trova. Manca la prevenzione che è l’unica soluzione”.

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