FIGC, Gravina è nella bufera: la difesa in diretta. La Lega di Salvini chiede a gran voce le dimissioni del presidente federale. Arriva la risposta
Una tempesta si sta abbattendo in queste ore sul presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. Il dirigente pugliese viene accusato, in particolare dalla Lega di Matteo Salvini, di non essere in grado di governare il sistema calcio e di non possedere le capacità e il carisma necessari a realizzare le tante riforme strutturali di cui lo sport più amato avrebbe bisogno. Ma il forcing di deputati e senatori leghisti almeno finora non ha prodotto alcunché di significativo, tutt’altro. Il mondo del calcio e dello sport in genere si è chiuso a riccio alzando un muro in difesa del numero uno di via Allegri. Dunque, salvo clamorosi colpi di scena, Gravina è destinato a rimanere al vertice della FIGC.
Nel corso del pomeriggio il massimo dirigente del calcio italiano ha incassato prima l’endorsement del presidente del CONI, Giovanni Malagò, che ha invitato in modo esplicito la politica a evitare di ingerire in un mondo, quello dello sport, che ha diritto a mantenere la sua totale autonomia. Ma con modalità e tempi inattesi anche il ministro dello Sport Andrea Abodi ha preso le distanze dall’iniziativa della Lega: “È la presa di posizione di un partito politico. Sono abituato a cercare di risolvere i problemi che ci sono, non a crearne di nuovi“. Una dichiarazione che ha mandato su tutte le furie il movimentato guidato da Salvini.
FIGC; il mondo del calcio si schiera tutto con Gravina: le parole non lasciano dubbi in proposito
Una terza difesa esplicita nei confronti dell’attuale presidente della Federcalcio è giunta sempre nel pomeriggio di mercoledì. Intervenuto nel corso della diretta di TvPlay, il vicepresidente della FIGC e presidente dell’Associazione Calciatori, Umberto Calcagno, ha respinto con decisione l’ipotesi di imminenti o comunque future dimissioni di Gravina dallo scranno più alto di Via Allegri. “Dimissioni di Gravina? Le motivazioni sono incomprensibili per me, anche per le tante iniziative che mettiamo in piedi proprio a sostegno dei ragazzi”. Anche nei giorni scorsi Calcagno aveva rispedito al mittente le istanze della Lega.
A questo punto, con il mondo del calcio che fa scudo in sua difesa, la richiesta degli uomini di Salvini è destinata a cadere nel vuoto. Gravina resterà saldamente alla guida della Federazione, a meno che non emerga dalle indagini in corso una sua chiara e precisa responsabilità su quanto sta accadendo in questi giorni.